ALTOLA’ IL SUDORE

Oggi sono qui per rovinarvi l’amore a prima vista e una larga fetta di film d’animazione della vostra infanzia. Questa storia viene infatti dalla Svizzera, il paese che per primo mi viene in mente se cerco di pensare all’opposto del romanticismo; qui un team di scienziati ha sottoposto delle volontarie a un esperimento maleodorante. Si è chiesto a queste ragazze di annusare le magliette sudate provenienti dagli allenamenti di un gruppo di atleti maschi senza poter sapere a chi appartenesse l’indumento. A questo punto era chiesto loro di scegliere da quale odore… o meglio da quale olezzo si sentissero più attratte. L’esperimento sembra quasi un video prank fatto da un qualche youtuber per raccattare visualizzazioni ma i risultati furono molto, MOLTO più interessanti di quanto possiate credere.

Le signorine hanno dovuto scegliere un potenziale partner basandosi solo sull’odore e nient’altro. Ebbene? Il nostro naso contiene una centrale di analisi biochimica miniaturizzata capace ad esempio di informarci se il cibo che abbiamo davanti sia commestibile o no. Questa bistecca che il mio coinquilino ha lasciato nel lavandino a scongelare da due giorni è ancora buona? Ad occhio ha ancora un bel colore ma puzza di carcassa di montone lasciata sotto al Sole di Ferragosto. Lo stesso può essere fatto con le persone! Quella ragazza sembra carina ma diamole prima un’annusata! ‘Sniff’.

Illustrazione di Andrea Ghiglia

I benefici metafisici del non lavarsi le ascelle

Però cosa ricerco nelle persone? Non certo l’odore di putrefazione, non lo troverei. Si spera. Il mio scopo è preservare la specie ed avere figli forti e resistenti alle intemperie. Per questo esistono canoni di bellezza largamente condivisi come la simmetria del volto (che indica presumibile assenza di malattie genetiche o ossee) i colori accesi di occhi e capelli (che indica una buona alimentazione e buona salute), i fianchi e i seni di una donna (fattori positivi per parto e allattamento) o gli zigomi pronunciati e le spalle larghe di un uomo (buona salute, alti livelli di testosterone e fertilità).

Lo so, sono discorsi che si avvicinano pericolosamente a superare la linea del sessismo. Nella società moderna ovviamente non esistono, e non devono esistere, ruoli di genere universali ma la biologia è cosa di milioni di anni fa, quando Frida Kahlo non era ancora nata e “me too” era solo la risposta alla frase “vorrei una banana”. Insomma per quanto possa non piacerci siamo ancora legati al nostro passato animale e animalesco. Venendo all’olfatto: quali sono i criteri che usiamo per sniffare l’uomo o la donna dei nostri sogni?

Cupido non si fa la doccia

Il nostro abile nasino va a ricercare nel loro odore corporeo micro particelle chiamate ‘complessi MHC’ (Major Histocompatibility Complex) che sono caratteristiche per ognuno di noi. Possono essere consultate come una sorta di catalogo di tutte le malattie verso le quali abbiamo un qualche tipo di resistenza. Un individuo con un ‘complesso MHC’ molto variegato passerà l’inverno e le epidemie con gran facilità rispetto a un cugino più deboluccio.

Dovendo badare al benessere dei nostri futuri figli con il nostro odoroso partner, qual è la scelta migliore che possiamo fare? Se la vostra vicina di pianerottolo avesse un MHC quasi uguale al vostro non ve ne fareste nulla dei suoi geni ridondanti. Allo stesso modo la panettiera di Corso Como è resistente al morbillo e voi no. Mhhhn. In quel momento il vostro naso decide che è il momento di entrare a gamba tesa nella questione decisionale e ‘corre’ dal vostro ippocampo per implorarlo di farvi innamorare della fornaia. Ora ogni volta che sentite odore di sfilatini in lievitazione ecco che subito un solletico libidinoso vi pervade.

Le ragazze svizzere infatti indicarono, inconsapevolmente, di essere attratte dagli atleti con l’MHC maggiormente complementare, cosa confermata dalle analisi genetiche svolte successivamente. In questo modo i loro ipotetici figli avrebbero avuto una buona probabilità di avere una vasta gamma di resistenze, di sopravvivere e di trasmettere i loro geni virtuosi a propria volta. Ma fate attenzione! Se per le caratteristiche fisiche esistono canoni di bellezza standard, per l’olfatto no! Ognuno di noi cerca non tanto degli MHC “di buona qualità” ma semplicemente quelli “complementari” ai nostri! La panettiera che noi troviamo tanto odorosamente intrigante potrebbe non dir nulla al nostro amico.

Come rimorchiare efficaciemente

Chi l’avrebbe mai pensato che la chiave per avere successo nella nobile arte della seduzione fosse non lavarsi le ascelle?

Questo rappresenta anche un incredibile aiuto nella ricerca dell’anima gemella, perché il principio è ovviamente reciproco. La fornaia, se ci annuserà, potrà a sua volta innamorarsi di noi perché i nostri geni si completano a vicenda. Ed ecco che l’evoluzione ci pone su un piatto d’argento una porzione di spaghetti al sugo con polpette per farci ricreare la scena di Lilly e il vagabondo, con un filamento di DNA al posto dello spaghetto.

NoSignal Magazine

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