L’alchimia, il cuginetto strano della scienza, quello che alle cene di Natale ti parla di come il governo ci controlla la mente e le marmotte sono in realtà alieni sotto copertura che minacciano la nostra vita.

Se c’è una cosa che tutti sanno sugli alchimisti è che erano strambi pseudoscienziati che volevano trasformare il piombo in oro. Ma c’è molto di più!

Innanzitutto c’è da dire che credevano molto nella simbologia, in misteriose “forze naturali” e nella religione, specialmente cristiana.

Di questo e del “piombo in oro” parleremo un’altra volta, oggi ci concentreremo sugli alchimisti che volevano creare la vita. Come? Che tipo di vita?
Un “homunculus”, ossia un essere umano in miniatura perfettamente formato. Erano convinti, osservando i risultati degli aborti che avevano abbozzi di esseri umani già con caratteristiche vagamente simili a un bambino, che dentro ovuli e spermatozoi esistessero piccoli omini che si sarebbero potuti prendere e… Coltivare. Neanche fossimo dei pomodori.

Illustrazione di Lara Milani

Solo che non si riuscivano ad accordare se l’omino stesse nell’ovulo o nello spermatozoo.

Chi diceva ovulo sosteneva che Eva (sì, quella di Adamo ed Eva) al momento della cacciata dal paradiso terrestre avesse già dentro di sé, nei suoi ovuli, tutti gli esseri umani già formati stipati a matriosca. Alcuni ribattevano che avrebbe dovuto avere una quantità infinita di persone e che ciò non era possibile! Perché essendo ferventi religiosi credevano che la vita non si formasse dagli esseri viventi ma che questi avessero già degli omini dentro di sé “messi lì da Dio”. La risposta al problema dell’infinito è che Dio sa quando avverrà l’apocalisse e ha già preventivato l’esatto numero di persone che nasceranno. Di conseguenza Eva aveva miliardi di umani nelle sue ovaie, ma non un numero infinito.

Perciò ragazze, quando vi sentite sole, pensate a tutta la gente che vi portate appresso.

Poi c’era un’altra corrente di pensiero chiamata movimento degli spermatisti o vermisti o animalculisti. Ehhh lo so, non avevano un gran reparto marketing.
Comunque. Credevano invece che gli omini stessero negli spermatozoi che funzionavano come i semi delle piante e che gli ovuli, più grandi, fossero come un terreno fertile in cui potevano crescere. Quando arrivarono i primi microscopi questi geniacci iniziarono a cercare. Misero dello sperma sui vetrini e scrutarono i grumi alla ricerca di piccole braccia e gambe e in tutta serietà si convincevano a vicenda di vedere minuscoli stickman tipo bambini che provano a dire cosa gli sembra la forma delle nuvole.

E ora… facciamo insieme una ricetta. Non per la caponata ma per il nostro homunculus. Alcuni testi alchemici prevedevano il seguente procedimento.
Prendete una zucca, apritela e metteteci dentro abbondandi quantità di sperma. Se non vi hanno ancora portato in un reparto psichiatrico per un ricovero coatto procedete aggiungendo miele, come nutrimento, sterco di cavallo, come fertilizzante e ultimo ma non meno importante, urina. Perché l’urina? È dibattuto ma si pensa potesse essere per il suo color oro. In una prossima puntata vedremo che questa cosa dell’oro nell’urina tornerà. Fidateve.
Lasciate la zucca fermentare per varie settimane. Nell’attesa occorre… pregare. Ehhh quando i vostri genitori vi dicevano che Gesù vuole che siate generosi con il prossimo e andiate a messa non avevano del tutto ragione, per essere dei veri devoti dovete eiaculare in delle zucche e riempirle di feci equine.

NoSignal Magazine

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