Cristiano Ronaldo: 815 gol in oltre 1100 partite, una carriera ventennale costellata dal sensazionale numero di 34 trofei vinti con i club (sì, una media di quasi due trofei a stagione) e una quantità di premi individuali e record da perderne il conto. Un essere umano che sul rettangolo verde di un campo da calcio di umano ha sempre mostrato ben poco. Un’azienda, un brand, un vero e proprio marchio su due gambe con fatturati che superano il miliardo solo per quanto riguarda la sua attività sportiva. Un fisico che lo avvicina in maniera quasi sinistra alle più pregiate statue dell’arte greca e un profilo Instagram da 474 milioni di follower che lo posiziona anche al primo posto in questa particolare (ma sempre più fondamentale) classifica.

Insomma, non penso di dovervi spiegare chi è CR7, ma qualcosa negli ultimi anni della sua carriera sta iniziando ad incrinarsi e quest’estate la star planetaria di cui sopra sembra non trovare pace.

Stagione 21-22

Ma procediamo con ordine.

Il 31 agosto 2021 in seguito alla deludente stagione bianconera che ha visto l’esordiente allenatore Pirlo mancare l’appuntamento con il decimo scudetto consecutivo e soprattutto la rocambolesca eliminazione dalla Champions per mano del Porto, Cristiano Ronaldo decide di lasciare ad un anno dalla scadenza del contratto la “Vecchia Signora” per ricongiungersi con il luogo dove la sua stella aveva iniziato a brillare accecando poi il mondo intero: Manchester, con precisione lato Red.

I Red Devils, però, sono nel mezzo di quello che in termini cestistici viene definita “rebuild”: il vecchio ciclo di vittorie è finito e ora la squadra deve ritrovare il gruppo giusto per ritornare a scrivere le pagine della storia calcistica. Ad allenare c’è Ole Gunnar Solskjaer, un tempo compagno di reparto di Cr7, ma ora allenatore dello United. La stagione precedente era stata molto promettente: un ottimo secondo posto alle spalle solo dell’altra squadra di Manchester, il City di Pep Guardiola.

I buoni presupposti c’erano tutti, ma naufragano dopo nemmeno tre mesi, quando il norvegese viene esonerato per fare spazio all’avanguardista tecnico di scuola tedesca Ralf Ragnick. Anche con quest’ultimo, però, la squadra non riesce a rialzare la testa e termina l’anno con un ulteriore esonero in seguito l’eliminazione agli ottavi di finale della Champions per mano dell’Atletico di Madrid e un misero sesto posto in campionato che non garantisce a Ronaldo e compagni la partecipazione alla massima competizione europea l’anno seguente.

Cr7 e l’ossessione Champions

Come detto Ronaldo ha vinto tanto, tantissimo, ma è proprio la Champions League, la competizione più grande di tutto il panorama calcistico internazionale che lo ha visto troneggiare e issarsi a status di GOAT a detta di molti appassionati. Il dualismo fra la macchina da gol portoghese e l’alieno Messi è stata la più grande rivalità sportiva del secondo millennio ed ha reso il campionato Spagnolo e la Champions League due tra le manifestazioni sportive più elettrizzanti al mondo. Ronaldo, in carriera, non ha mai, ripeto, mai, mancato l’appuntamento con la tanto amata Coppa dalle Grandi Orecchie dalla stagione 2002-2003 e ne ha vinte ben 5 edizioni (unico a riuscirci fino al recente successo Madridista nel 2022).

Cristiano festeggia la quinta Champions della sua carriera

Tra voci e… audio WhatsApp!

Il malcontento del campione portoghese era quindi, ma in questa torrida estate di calciomercato la faccenda ha preso una svolta quasi da film comico. Ronaldo anche a causa dell’anagrafica che non è della sua parte (compirà 38 anni nel 2023) sembra passare da essere la star più desiderata e per certi versi inarrivabile al mondo ad uno di quei bomber di categoria che devono ogni estate rincorrere le società ricevendo sonori no e porte chiuse in faccia.

I primi rumors circolano riguardo un possibile approdo in Germania a Monaco, dove il Bayern, prossimo a perdere Lewandowski, sarebbe alla ricerca di una punta: secondo i media sembra un matrimonio già prossimo ma Salihamidzic, il d.s. dei bavaresi, non tarda a smentire le voci ribadendo come Ronaldo non combaci con il progetto tecnico. A seguire è il turno del Chelsea, storici rivali dello United, che orfani di Lukaku in seguito al ritorno in Italia nella Milano nerazzurra, sembrerebbero avere un posto vacante al centro dell’attacco, ma a quanto riportato poi dal Sun, Tuchel non ritiene fondamentale l’approdo di Cr7 a Londra e l’affare si conclude in un nulla di fatto.

In questa cornice di voci e notizie di mercato false spicca la annuncio di un presunto volo in programma del portoghese a Roma a seguito di un accordo trovato fra l’entourage del giocatore e la società giallorossa arrivato tramite un audio WhatsApp di un “mister x” che affermava di avere certezze sulla veridicità dell’operazione.

Ecco il nuovo allenatore: Ronaldo che fai?

Ronaldo, intanto, non parte per la tournée di precampionato negli USA a seguito di non specificati “problemi famigliari” e rimane a Madeira, nella sua casa ad allenarsi singolarmente in vista della nuova stagione. Scaricato Ragnick lo United non tarda nell’annunciare il nuovo tecnico: si tratta di Erik Ten Hag, allenatore del prodigioso Ajax che ha tanto stupito in Europa e che ha saputo sfornare una quantità di talenti affinandoli da diamanti grezzi quali erano e che ha tanto colpito le big d’Europa. Il grande salto per Ten Hag era nell’aria e lo United si tratta certamente di una piazza fra le più prestigiose al mondo.

Ma Ronaldo? In sede di presentazione in veste di nuovo allenatore l’olandese aveva parlato del portoghese come un giocatore cruciale nel nuovo corso dei Red Devils e di come le aspettative su di lui fossero come sempre quelle di un giocatore ai vertici del gioco, ma poi la mancata partenza per il precampionato, perdipiù con un tecnico nuovo che deve valutare la rosa e impartire le proprie idee sembra andare totalmente in senso opposto.

Il re torna a Madrid?

L’ultima voce di mercato, forse una delle piste più concrete di questo mercato è stata quella che vedeva l’ex bandiera del Real Madrid tornare proprio nella capitale spagnola, ma per vestire la maglia dell’Altetico. Idea mal accolta non solo dai tifosi Blancos che mal digeriscono l’idea di vedere il loro vecchio idolo tra le fila dei rivali cittadini, ma anche dalla stessa tifoseria dei Colchoneros che hanno ancora molto vividi nei loro ricordi i tanti gol segnati, e i tanti trofei persi proprio a causa del numero 7. Il tifo madridista non tarda a dire la sua: nella sessione di allenamento dell’Atletico compare uno striscione che recita: “CR7 NOT WELCOME”. Messaggio forte e chiaro.

Ronaldo, dopo una tripletta da k.o. all’Atletico (stagione 18-19) mima il gesto fatto all’ andata da Simeone davanti al pubblico dei Colchoneros. Uno dei motivi della riluttanza dei tifosi dell’atletico all’approdo del porotghese a Madrid.
Lo strisicone dei tifosi dell’Atletico all’indirizzo della dirigenza e di Cristiano

Ronaldo e Manchester, separati in casa

Il calciomercato è ormai entrato nelle ultime settimane e sappiamo che i colpi di scena in questo contesto sono all’ordine del giorno, ma Ronaldo mai come oggi sembra essere un peso per la squadra che detiene o che potenzialmente potrebbe detenere il suo contratto e il suo cartellino. Il portoghese è tornato a Manchester dove ha riiniziato ad allenarsi con la squadra, ma a detta del suo nuovo allenatore l’assenza nel precampionato ha influenzato la sua forma fisica e non è ancora pronto a scendere in campo dal primo minuto. Inoltre l’abbandono all’intervallo dello stadio nell’amichevole contro il Rayo Vallecano non ha fatto altro che alimentare la bufera di polemiche attorno al mal contento del campione.

Il 7 agosto il nuovo Manchester Utd di Ten Hag debutta in gare ufficiali contro il modesto Brighton: l’occasione perfetta per iniziare al meglio la nuova stagione e per lasciarsi alle spalle i malumori, ma Ten Hag ribatte sulla mancanza di forma di Ronaldo e fa accomodare il portoghese in panchina. La partita, però, inaspettatamente è un disastro e dopo nemmeno 40 minuti gli ospiti sono in vantaggio due a zero ad Old Trafford. Al 53esimo minuto debutta anche Cr7 che però non lascia il segno e lo United riesce solo ad accorciare lo svantaggio grazie ad un autogol di MacAllister. Manchester 1, Brighton 2: non poteva esserci inizio peggiore. In attesa di capire cosa succederà a CR7 i fotografi inglesi rubano uno scatto che penso possa essere molto evocativo di tutto ciò di cui ho ed è stato scritto in quest’estate: Cr7 sembra essere “not welcome”.

Ecco lo scatto nel primo tempo del match dei Red Devils contro il Brighton. La faccia di Ronaldo è piuttosto autoesplicativa
NoSignal Magazine

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