Da sempre, Torino è considerata la città dell’occulto per eccellenza in Italia. E c’è una ragione ben precisa. La nostra città fa parte del triangolo della Magia Nera, insieme a Londra e San Francisco. E, per farsi rispettare, nasconde tanti segreti oscuri nei posti più inaspettati. Persino Dario Argento ha raffigurato Torino come ‘il luogo dove i miei incubi stanno meglio’, rendendolo set cinematografico per parecchi dei suoi film più famosi. Se siete turisti e volete impiegare una parte della vostra vacanza per scoprire il lato macabro di Torino, o se vivete qui e volete semplicemente saperne qualcosa di più, seguiteci nel nostro Creepy Tour. Ne approfitterete anche per visitare alcune tappe che chiunque venga a Torino per la prima volta deve vedere. E non dimenticate di guardare in su, mentre camminate, potreste scoprire un mondo nuovo.

– Il diavolo del Borgo Medievale

Partite dalla riproduzione fedele di un borgo feudale nel cuore del Parco del Valentino. Il complesso risale al 1884. Era nato in origine come attrazione dell’Esposizione Generale Italiana, ma venne talmente tanto apprezzato da non essere più smontato. Percorrendo la via principale, accanto al castello, noterete sulla facciata della Chiesa un diavolo in catene, tenuto in custodia da San Bernardo. All’ingresso, accanto al ponte levatoio, troverete, invece, una mostruosa figura antropomorfa, che riprende l’usanza medievale di spaventare gli invasori.

– Il diabolico pipistrello di via Madama Cristina

Uscite dal Parco del Valentino e imboccate Via Madama Cristina. Arrivati all’angolo con Silvio Pellico, ecco spuntare sulla destra il ‘diabolico pipistrello’. Come in procinto di lanciarsi sulla folla, un gigantesco pipistrello sorregge il balcone della casa del civico 19. Silenziosamente scruta dall’alto i passanti che, per la maggior parte delle volte, neanche si accorgono della sua presenza. La figura del pipistrello è spesso legata alle forze occulte, alle streghe (da sempre adepte di Satana) e ai vampiri.

– I telamoni di Via Maria Vittoria 6

Avvicinatevi al centro. Percorrete via Lagrange, fino ad arrivare all’incrocio con Via Maria Vittoria. Al numero 6, troverete due telamoni situati ai lati e dotati di una forte ambiguità, che nel sollevare parte della loro tunica lasciano intravedere un inquietante mascherone demoniaco. Come questo, ne troverete a decine sui palazzi di Torino, quindi…non guardate in basso! La città abbonda di statue, fregi e bassorilievi carichi di espressioni maligne e inquietanti.

– Il Museo Egizio

Ritornate su Via Lagrange a visitare (o rivisitare) una delle tappe ‘must’ del Creepy Tour di Torino e, nel mentre, toccare un’importante tappa del nostro tour. Al Museo Egizio, secondo solo a quello del Cairo per numero e preziosità dei reperti al suo interno, si trovano alcuni oggetti carichi di potenze oscure. A questi è associato il Faraone Tutankhamon, che avrebbe maledetto chiunque profanasse la sua tomba. I 23 archeologi che la scoprirono, infatti, pare non siano morti di vecchiaia e basta. Attualmente, nel museo sono conservati alcuni degli oggetti appartenenti al Faraone, anche se solo uno di questi è esposto al pubblico. Gli altri restano conservati nei sotterranei.

Un altro reperto particolare è la testa mummificata di Seth, assassino di Osiride e simbolo della morte nella cultura egizia. Si dice che a una certa ora del giorno, un raggio di sole entri dalla finestra battendo direttamente sulla testa e risvegli l’anima del defunto. I malcapitati che si trovano a passare di lì in quel momento della giornata sono destinati a essere maledetti da Seth perché ritenuti responsabili di aver disturbato il suo riposo.

– Piazza Castello e il fantasma di Palazzo Madama

Alla fine di Via Lagrange arriverete in Piazza Castello, una delle piazze più importanti di Torino. Qui ricorre famosa la leggenda di Maria Cristina di Francia, anche nota come ‘il fantasma di Palazzo Madama di Torino’.

Dopo la morte del suo consorte, Vittorio Amedeo I, la donna cominciò a circondarsi di amanti che puntualmente scomparivano misteriosamente. Si dice che fosse lei stessa a toglierli dalla circolazione rinchiudendoli nelle gallerie sotterranee o facendoli buttare nel fiume Po. La servitù, venuta a conoscenza dei trastulli della padrona, pensò bene di vendicare gli amanti, ripagandola con la stessa moneta. Si dice che per alcuni giorni assetarono i cavalli con cui solitamente la donna si spostava in carrozza. Quando, un giorno, Maria Cristina chiese di andare a Palazzo Madama in carrozza, i domestici attaccarono i cavalli alla carrozza. Questi, però, sulla strada del lungo Po, si gettarono nelle acque per abbeverarsi, facendo annegare la nobildonna.

Anche se si tratta di una leggenda, si dice che nelle notti di pioggia si aggiri ancora la carrozza infernale sulla strada che conduce al Lungo Po e molti affermano di aver visto il fantasma di Maria Cristina in Piazza Castello e tra le stanze di Palazzo Madama.

– La faccia del Diavolo nella Chiesa Reale di San Lorenzo

Foto di Andrea Palma

Avvicinatevi verso il Palazzo Reale per accedere alla prossima tappa del Creepy Tour, la Chiesa reale di San Lorenzo. La porta d’ingresso si trova nell’edificio racchiuso tra via Palazzo di Città e Palazzo Chiablese, l’anticamera di Palazzo Reale, a due passi dalla cancellata che divide piazza Castello e la Piazzetta Reale. Una volta entrati, nella maestosità di ciò che c’è all’altezza degli occhi, vi basterà alzare lo sguardo per procedere con il prossimo easter egg del Male. Tra gli archi che sorreggono la cupola ottagonale, si intravede un volto demoniaco dovuto a un effetto ottico delle finestre e i decori. Il volto, anzi, i volti guardano verso il basso, dove la sala pullula di Santi e Madonne. È come se il Male guardasse il Bene dall’alto in basso.

La cupola è stata ideata da Guarino Guarini nel tra il 1668 e il 1687: non si sa se effettivamente volesse rappresentare una creatura infernale, questo resta un grande mistero, ma a noi piace pensare che, in fondo, abbia voluto saperne una più del diavolo. La chiesa è aperta e visitabile dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.30 alle 18.00. Attenzione, però: non è possibile visitare la Chiesa durante le celebrazioni.

– La casa dell’esorcista

Lì vicino, troverete Via Cappel Verde 6. Il luogo è famoso per essere stato dimora di Enrichetta Naum, l’unica donna esorcista riconosciuta dalla Santa Sede. La donna abitava al secondo piano alla fine del XIX secolo. Chi si presentava da lei sentendosi vittima del Maligno veniva curato con pozioni e medicamenti unici, allora incomprensibili per i medici. Ancora oggi, sembra che il suo spirito non abbia lasciato quella casa. Pare che si sentano strani rumori e che il fantasma della donna si aggiri per le stanze degli appartamenti, spaventando gli attuali inquilini.

– Il Palazzo Trucchi di Levaldigi e il Portone del Diavolo

Foto di Andrea Palma

State per entrare nel cuore pulsante del Male e del nostro Creepy Tour, ma prima fate una piccola deviazione verso Via XX Settembre, verso il Palazzo Trucchi di Levaldigi. Qui è ormai famoso il Portone del Diavolo perché, al posto di un normale batacchio, vedrete invece la faccia di un demone con due serpenti che vanno a formare una maniglia. Ci sono tante leggende su questo luogo: c’è chi dice che la figura sia comparsa improvvisamente la notte che un apprendista mago invocò inutilmente Satana e che lui, per dispetto, lo imprigionò nel portone per sempre.

Il Palazzo Trucchi stesso, anche detto ‘Palazzo del Diavolo’, è associato a eventi paranormali. In origine era associato a un luogo esoterico della città perché nel Seicento era sede di una fabbrica di tarocchi. Secondo gli studiosi, il numero associato al Diavolo è il 15. A quel tempo, il 15 era il numero civico del Palazzo. Oggi non è più così, ma se volete farvi un giretto da quelle parti, c’è un autobus di servizio che vi ci porterà. Indovinate qual è il numero dell’autobus?

Inoltre, nel corso degli anni si sono verificate una serie di sparizioni che hanno gettato ombra su queste mura. Nel 1817, durante l’occupazione francese, al suo interno scomparve il Maggiore Melchiorre Du Perril. L’uomo si era fermato lì per un pasto veloce per poi ripartire portando con sé documenti segreti. Il cocchiere lo aveva aspettato a lungo, ma il Maggiore non uscì mai più dal Palazzo. Vent’anni dopo, durante alcuni lavori di ristrutturazione, alcuni operai, abbattendo un muro, ritrovarono uno scheletro imprigionato e sepolto in piedi.

Un’altra leggenda si colloca alla fine dell’Ottocento, quando il Palazzo apparteneva a Maria Carolina di Savoia. Durante una festa in maschera (con tanto di scenografie rappresentanti l’inferno), la ballerina Emma Cochet venne pugnalata a morte mentre intratteneva gli ospiti. Mai si scoprì il colpevole, né l’arma del delitto. Quella notte si scatenò una tempesta talmente violenta da frantumare i vetri. Un vento freddo penetrò nelle stanze spegnendo tutte le candele e facendo scappare terrorizzati tutti gli ospiti. Da lì, si vociferava che il fantasma della ballerina infestasse ancora le stanze del palazzo e tormentasse chi ci entrava.

– I reggi lampada demoniaci in Via Arsenale

Spostatevi lì vicino, in Via Arsenale: troverete due figure demoniache che sorreggono le lampade ai lati del portone di un antico palazzo. Si dice vennero messe lì per fronteggiare i due edifici ecclesiastici posti di fronte: il Palazzo della Curia e la Chiesa dell’Immacolata Concezione. In verità, l’opera rappresenta una forte sconfitta per il Signore dell’Ombra, qui condannato, per una imprevedibile legge del contrappasso, a sorreggere una grande sfera luminosa.

– Gli Occhi del Diavolo in via Lascaris

Foto di Andrea Palma

Tornate indietro di poco verso via Lascaris. Dove oggi troverete una banca, in passato c’era una loggia massonica. Davanti al palazzo, noterete delle strane fessure. Nate in origine come punti di sfiato e illuminazione dei locali sottostanti, hanno scatenato turbamento per la loro strana forma. Vi daranno, infatti, l’impressione di essere due occhi, e non proprio amichevoli, diciamo. Col tempo, quindi, si è diffusa la leggenda che si trattasse degli occhi del Diavolo. Inoltre, la forma allungata pare sembri testimoniare l’origine egizia della massoneria. Sul lato destro, troverete il Palazzo Lascaris, dove una serie di teste antropomorfe di rimando demoniaco fungono da guardiani della soglia.

Con questo concludiamo la prima parte del nostro Creepy Tour, ci vediamo presto per la seconda parte!

Non dimenticate di seguire la pagina instagram di Nosignal per dare un’occhiata anche al reel che abbiamo fatto in giro per Torino!

NoSignal Magazine

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