Noi siamo unici, irripetibili, e la nostra unicità umana risiede nella nostra irripetibilità. Ciò dipende dalle nostre scelte, ogni giorno ci troviamo di fronte a trentamila scelte(1MLD in tutta una vita), che alterano , in base alla singola scelta intrapresa, il nostro futuro e quello degli altri. Si, anche quello degli altri, dato che la nostra vita e la nostra persona umana dipende da dei fattori, che alcuni, sono sotto il nostro controllo, altrettanti ci sfuggono tra le mani, inafferrabili. Per esempio il tempo ed il luogo, in base a dove e quando siamo nati, la nostra persona è diversa, anche se fosse costituita dalle stesse identiche cellule, o anche dalle scelte altrui, dal caso anche con il quali incontriamo delle altre persone, da quelle che consapevolmente possono cambiare la vita degli altri, a quelle che la cambiano ma senza averci veramente pensato, basta incontrarsi, inciampare, oppure non vedersi affatto, tutto dipende da una quantità inimmaginabile di fattori. Ma queste scelte, le nostre scelte, sono condizionate dall’abitudinarietà, ripetendo le azioni, reiterando i percorsi e i discorsi.
Questo è un meccanismo di difesa del nostro cervello, che serve anche a difendersi, un meccanismo affinato nel corso dei millenni. Ma la capacità di ripetere le azioni si concretizza materialmente solo grazie al cervello: un verme ha 300 neuroni nel suo cervello, esso gli permette di pensare e decidere se andare in una direzione piuttosto che un’altra, gli permette di mangiare e decidere quando fermarsi; un’ape invece ha 1MLN di neuroni, questi la rendono un insetto socievole, le danno anche la capacità di riconoscere i colori e gli odori, anche di sapersi orientare; un topo invece ha 75MLN di neuroni, è un animale anch’esso socievole, con un sistema di amicizie da mantenere, con delle strategie e delle tattiche di sopravvivenza elaborate. L’uomo ha 100MLN di neuroni, che gli conferiscono la memoria, una identità, dei comportamenti, e rendono il cervello in grado di assorbire una quantità spaventosa di informazioni, che vanno da quelle da noi divulgate, sino a quelle relative all’ambiente ma che si trovano in uno stato di normalità, se vi proponessi di toccarvi il palato con la Lingua, adesso la trovereste e acquisterete delle nuove informazioni, che prima ignoravate, la lingua ha preso una importante consapevolezza.
Il cervello, per difendersi e difenderci, elabora una serie di dati e li associa a fatti, eventi già avvenuti nel passato, magari anche distorcendo la realtà, creando delle convinzioni. Ciò avviene nel cervello “Trino”, la parte della sopravvivenza e dell’istinto. Poi troviamo l’area “Linvica” la parte che mette in allerta il corpo quando siamo in una situazione di pericolo, è composta da particolari strutture, in particolare “L’amigdala” e “L’ippocampo”. L’amigdala è piccolissima ma fondamentale allo stesso tempo, perché è quella parte che ci avverte solo del pericolo, quando è in crisi la nostra sopravvivenza, ma immagazzina delle informazioni e cristallizzandole, non distingue la differenza da reale ad immaginato, quindi ci avverte e cerca di proteggerci lo stesso. L’ippocampo invece si occupa della percezione spaziale e della formazione dei nuovi ricordi, tutte le informazioni e ciò che facciamo passa dall’ippocampo , ma trattiene solo alcuni ricordi utili e li trasferisce in altre, è molto influenzato dall’amigdala, dall’eccitazione di essa. Ma l’ippocampo è determinante perché la memoria è la nostra identità, la memoria siamo noi. Ma sfortunatamente con le patologie degenerative o con eventi accidentali c’è il pericolo di perderla e perdere se stessi. Poi, c’è la corteccia celebrale, la parte che da la forma al cervello, aumenta, cresce, concetto della neuro plasticità. La corteccia è formata da 6 strati di neuroni, al cui interno è raggruppato il nostro essere umano. Ha la capacità di pensare i nostri pensieri e di immaginare, di esprimere un valore etico e morale su di essi, se qualcosa non ci piace non lo pensiamo più. Di rinunciare, solamente la specie umana si rende conto della rinuncia, capendo che sarà più vantaggioso nel futuro. Ogni nostra scelta è condizionata da quello che crediamo, con neuroni fisici che si legano tra di loro, oppure tra dei comportamenti reiterati nel tempo. Non solo la nostra vita viene influenzata dalle nostre convinzioni ma anche la vita degli altri, nel bene o nel male.

Marwan Chaibi
Prima autore, poi Direttore ed ora Presidente. Classe 2002. Sono Diplomato in Chimica e Biotecnologie e studente universitario. Scrivo per alcune riviste online, parlo, racconto, leggo. Collaboro con tantissime associazioni e enti, ma di questa in particolare sono il Presidente, e non posso far altro che essere orgoglioso nel rappresentarla e fortunato nel viverla tutti i giorni. Mi piace fare bene, del bene, per il bene degli altri!

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