Novembre è arrivato e siamo ormai entrati in piena stagione autunnale. La luce, giorno dopo giorno, progressivamente sembra affievolirsi accorciando il pomeriggio, le foglie che nei viali e nei giardini si accumulano ai piedi degli alberi, come dipinte di caldi colori, creano un affascinante contrasto. L’aria s’è fatta più fredda, ancora non troppo pungente, ma ormai consiglia a tutti di indossare giacche e cappottini, e talvolta anche di cercar riparo sotto i nostri sgargianti ombrelli. La nebbia agl’irti colli fa la sua apparizione e coltri nuvolose ci negano il sole.

Effettivamente in una giornata uggiosa e fredda, chiunque prediligerebbe starsene beatamente in casa, spaparanzati sul divano con una calda coperta, e magari una tazza di tè fumante, a guardare la serie tv a cui si è ormai avvinghiati da giorni. Con un pomeriggio di pioggia invece tante sono le persone che amano godersi il crepitio dell’acqua battente sulla strada. Veterane che state leggendo questo articolo, sono sicura che vi siano tornate alla mente le prime parole della sigla del mitico cartoon anni ’80 “Kiss me Licia”, “Un giorno di pioggia Andrea e Giuliano incontrano Licia per caso…”.

Devo ammettere che intriga molto anche me questa “giornata tipo rintanata” stile autunnale quand’è possibile. Essendo molto casalinga, mi risulta per nulla pesante rimanere in casa anche per un giorno intero, senza alcuna “crisi claustrofobica” nei confronti della mia stanza. Quando riesco a ricavarmi delle giornate così, dopo un po’, qualche misteriosa forza maggiore (non necessariamente un languorino oppure un improvviso “ho fame di qualcosa di buono”) mi spinge ad abbandonare il divano, stazionarmi davanti al piano di lavoro e domandarmi“E ora che cosa cucino?”. La voglia e la curiosità di cucinare è una parte nascosta di me che spunta sempre fuori nei giorni d’autunno. Può sembrar strano a dirsi, ma effettivamente è proprio così e non so che farci. Chissà, ma questa variopinta stagione è per me fonte di ispirazione. In ambito culinario, grazie ai numerosi prodotti che la nostra terra offre in questo periodo dell’anno, dalle zucche ai cavoli e ai funghi, dai grappoli d’uva alle mele, ai dorati cachi e alle deliziose castagne. Sia come stile di vita, scatenando in me un’irrefrenabile voglia di riordinare parti nascoste della casa, quelle lasciate nel dimenticatoio durante l’estate.

Ma tornando all’adorata cucina, a chi, come me, ama l’autunno e tutte le sue adorabili sfaccettature, i suoi odori e i suoi sapori, propongo una merenda diversa dal solito. Semplice, con ingredienti facilmente reperibili ma molto gustosa, capace di far emergere il “cuoco segreto” che si nasconde in ognuno di noi. Lasciamoci dunque ammaliare dalla bontà delle frittelline di farina di castagne!

Dovrete procurarvi:

· 300g di farina di castagne

· Un pizzico di sale

· Acqua

· Olio per la frittura

· Zucchero a velo

Eccellenti sia calde e sia fredde, il tocco per rendere autunnali queste prelibatezze è, ovviamente, l’utilizzo della farina di castagne non sofisticata. La si trova in gran parte dei supermercati e se Bio ancor meglio. Mettete quindi la farina in una terrina, aggiungete un pizzico di sale e unite tanta acqua da farne un composto liscio e dall’aspetto un po’colloso. Nel frattempo in una padella scaldate l’olio e versate a cucchiaiate l’impasto, facendolo colorire da ambo le parti (“abbronzare”, non bruciare, mi raccomando). Avranno lo spessore di una frittatina. Tutto lì, già finito? Si, già finito. Dopo averle tolte dal fuoco e se si vuole asciugate su un foglio di carta da cucina, innevatele con dello zucchero a velo. Le vostre frittelline di castagne sono pronte per essere gustate in ogni piovoso od assolato pomeriggio d’autunno. per renderle ancora più appetitose si potrebbe sostituire l’acqua con il latte, ma questo starà a voi deciderlo. Ma ora bando alle ciance, è ora di mettersi all’opera, buon lavoro e buon appetito !

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