Marcello Simoni presenta il suo nuovo libro, un thriller storico ambientato alla fine della crociata di Federico II di Svevia. Il Castello dei falchi neri parla di un nobile, Oderico, che ritorna dalla guerra e trova la sua amata promessa sposa a un altro uomo, e il suo castello e il buon nome della famiglia in rovina. Intuisce che in sua assenza dev’essere successo qualcosa di grave e che la sua famiglia gli nasconda qualcosa.

Leggere, oggi, dei pensieri e delle angosce di un uomo così lontano da noi nel tempo e nelle usanze può essere molto intrigante, soprattutto perché dovrà districarsi in un mistero non potendo far affidamento su molte cose che oggi diamo per scontate. Non parlo di internet o dell’elettricità; al tempo non c’era neppure la possibilità di sapere che faccia avesse una persona di cui si sentiva parlare, non esistendo la fotografia. Pensate a Dante che nell’Inferno incontra decine di persone che riconosce per fama ma di cui ignora i connotati. Ogni volta chiede loro «chi siete?», e solo a sentirne il nome, come per il Conte Ugolino, trasale e capisce finalmente chi ha innanzi.

Questo e tanti altri aspetti della vita del tempo ci immergono in un istruttivo realismo condito dalla tensione e dal mistero che solo un autore di thriller sa regalarci.

NoSignal Magazine

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