L’Africa chiama ma nessuno sembra volerle rispondere. Rispetto ai copiosi sbarchi avvenuti sulle coste italiane durante tutto il 2020, nessuno sembra essere interessato ad una presa di posizione efficace e progettuale nei confronti di questa calamita in ascesa. Nel frattempo, i migranti sono confinati in carceri, o peggio tendopoli fatiscenti, nella totale assenza di igiene e sicurezza sanitaria. Il numero degli ospiti di queste vergognose chiaviche, poi, è fuori da ogni sostenibilità, con il costante rischio di propagazione di una nuova ed insostenibile ondata di contagi in Italia.

Stando alle statistiche fornite dal Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione del Ministero dell’Interno, durante tutta l’annata 2018 erano stati 18’890 i migranti sbarcati sulle nostre coste. Durante il 2019, in pieno regime porti chiusi, essi erano risultati 4’039 alla fine dell’anno. Le statistiche relative all’anno corrente sono lapidarie: sono infatti sbarcati, da gennaio al 7 agosto 2020, 14’832 migranti.

Il tutto è, poi, avvenuto durante la disposizione, tutt’ora vigente, che impone il totale divieto di sbarco per le navi e le zattere cariche di immigrati a causa del rischio epidemico rappresentato dai numerosi contagi presenti in Nord Africa.

Il Governo giallorosso sembra temporeggiare, da un lato gridando ad aiuti europei che si sanno essere inattendibili ed inattuabili in questo momento storico, mentre, dall’altro lato, esso ignora le richieste di disperato aiuto provenienti dalle contrade siciliane, ormai incapaci da reggere una tale quantità di anime all’interno dei loro centri di accoglienza.

È poi di notevole interesse ascoltare le parole pronunciate dai membri di questo Governo nel momento in cui si pongono di fronte alla calamità vigente in Sud Italia. Da quanto si si evince dalle dichiarazioni e dalle interviste normalmente rintracciabili sui principali telegiornali del paese, sembra che il governo condanni risolutamente l’arrivo delle zattere di migranti sulle nostre coste. Queste parole, oltre a farci dubitare in merito alla direzione politica intrapresa da questo Governo di Intesa, sembrano non contraddire il precedente asse composto dai 5 stelle e dalla Lega.

Di fatto, però, nessuna disposizione viene presa per rispondere ad un problema sanitario e sociale che ha nuovamente messo in ginocchio Lampedusa ed i suoi abitanti. Sondando le risposte che il governo ha concesso nei confronti dei centri di accoglienza del Meridione, non sembra esserci nessun progetto o disegno per fermare questa assurda immigrazione (si ricorda che secondo il Cruscotto Statistico per l’Immigrazione, datato 7 agosto 2020, nessuno dei Paesi principali per tasso migratorio in Italia, risulta in una situazione di guerra o calamità riconosciute dall’ONU).

Il Governo e i partigiani d’assalto della sinistra sembrano, poi, non avere alcun interesse o tensione polemica al fine di tutelare in maniera efficiente i bisognosi che sono già arrivati. Se un anno fa sembrava nobile arringare la folla a suon di “W la Capitana” e “Salvini come Hitler”, adesso la nostra sinistra pare inflaccidita e intorpidita, forse per via della calura estiva, e non sembra scagliarsi con toni adamantini e moralisti nei confronti delle disperate condizioni dei migranti giunti in Italia come di quelli bloccati in mare per settimane a causa del mancato permesso di approdo, esso comandato dall’amabile Presidente Conte.

Nessuna decisione viene presa. L’agire del governo rispetto a questo problema è inerziale e si muove fra un relativo mantenimento delle disposizioni contenute nel Decreto Sicurezza e la condanna delle stesse, ma solo a parole, a causa dell’incapacità di offrire una sostenibile alternativa.

Sono convinto che il governo metterebbe in atto la strategia del blocco portuale ma, essendo questa stata già utilizzata dal precedente esecutivo, esso mandato poi a processo, è chiaro come tale procedura, l’unica efficace senza interpellare l’idiosincrasia dell’Europa, sia ormai bruciata.

Insomma: il governo condanna tanto lo sbarco di navi clandestine, secondo Conte “inaccettabili”, quanto i decreti, a suo tempo saporosi, messi in atto dallo stesso Presidente all’epoca del precedente esecutivo.

Nel frattempo, le informazioni relative agli sbarchi scorrono come acqua fresca nella paciosa e imperturbabile serenità della nostra informazione giornalistica, mentre il Governo, a tempo perso, dice di volere imporre all’Europa aiuti che non trovano posto neanche all’interno dei dibattiti in seno al Parlamento Europeo.

La famosa nave ospedale, poi, ha ricevuto un secco divieto allo sbarco da parte del Comune di Trapani.

Il tutto nel sereno silenzio della nostra rilassata informazione televisiva che, non avendo fascisti-sudisti-razzisti all’interno del governo da giustiziare in pubblica piazza fra imprecazioni ed echi antifascisti, si limita a servizi lascivi e privi di alcuna criticità.

Forse che le navi bloccate di questi tempi non abbiano più bisognosi a bordo?

La prode etica dei benpensanti a sinistra non trova modo di esprimersi, non rinvenendo validi polli da spennare?

O il tutto necessita di una totale abnegazione in virtù di un ordine etico e politico superiore che solo la sinistra riesce a vedere?

Non sarà, forse, che al Governo è ormai di casa l’oltraggio, l’ipocrisia e la totale mancanza di coerenza?

Mi torna in mente un famoso adagio di un grande pensatore, obliato dai nostri benpensanti intellettuali odierni: Francesco Guicciardini.

“Quando i maligni e gli ignoranti governano, non è maraviglia che la virtù e la bontà non sia in prezzo; perché i primi l’hanno in odio e secondi non la cognoscono”.

NoSignal Magazine

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