Chi è il singolo essere umano che ha, intenzionalmente, fatto più male al mondo in cui vive? State pensando ai grandi dittatori? Magari proprio Hitler? Non posso darvi torto. Ma scommetto la mia collezione di Dylan Dog che non conoscete l’uomo di cui parleremo oggi e che si merita sicuramente un posto nella top10 dei peggiori super-cattivi. Thomas Midgley Junior. Chi? Aspe’, era uno di X-Factor, giusto? No. Era uno scienziato, un chimico, responsabile non di una ma di DUE delle più grandi catastrofi della storia umana.

Il buon Thomas si laurea in chimica nel 1911 e da subito si rivela molto portato, registra numerosi brevetti e viene assunto alla General Motors. Qui inizia a occuparsi di un problema: i motori a scoppio delle auto del tempo erano ancora piuttosto ‘bruschi’, vibravano e facevano molto rumore peggiorando l’esperienza di guida e la durata di vita del motore stesso. Occorreva trovare un modo per ammortizzare la detonazione del combustibile e armonizzare il movimento dei pistoni; per ‘fortuna’ il nostro amico Midgley aveva trovato una soluzione! Più precisamente una miscela a base di tellurio e idrossido di sodio da aggiungere alla benzina. L’unico problema era l’odore davvero nauseabondo, tale che quando tornava a casa da lavoro la moglie non gli permetteva di dormire nella camera da letto per non appestarla con quel tanfo orribile.

Illustrazione di Matteo Galasso

L’INGREDIENTE SEGRETO É IL CRIMINE

Decise, per il benessere suo e di milioni di altri matrimoni, di continuare a cercare. Creò dunque una formula per un nuovo tipo di carburante, addizionando … piombo e creando così il ‘tetraetile di piombo’ come soluzione ai problemi della ricca industria petrolifera. Ogni chimico, anche il meno incapace, sapeva bene (da secoli!) che il piombo e i suoi composti sono molto nocivi per la salute. Già nell’Antica Grecia si era osservata la sua tossicità e nel 1786 Benjamin Franklin lottava perché se ne abolisse l’utilizzo. Ma questo suo uso non si fermò mai e anzi continuò per moltissimo tempo lungo tutta la storia, dall’era antica a quella moderna.

Pensate che molti fra gli antichi romani finivano intossicati (e talvolta morivano) per la pratica di utilizzare il diacetato di piombo per produrre un dolcificante chiamato ‘zucchero di Saturno’ da addizionare al vino. Si ipotizza che molti imperatori romani, grandi bevitori di vino, siano morti o impazziti proprio per l’avvelenamento da piombo, detto appunto ‘Saturnismo’. <Cesare non puoi guidare, hai bevuto troppo piombo, dammi le chiavi della biga>.

Nel ’700 il Saturnismo era invece ‘la malattia dei pittori’ poiché questi usavano pitture e vernici al piombo con pennelli che inumidivano con le labbra (ingerendo una grande quantità della pericolosa tossina).

Se vi sembra assurdo pensare che tutti sapessero del pericolo ma semplicemente se ne fregassero pensate che anche oggi si conoscono benissimo i danni di fumo, dell’alcol, delle centrali a carbone, delle microplastiche, delle polveri sottili, ma i vizi e le abitudini sono duri a morire.

Franklin, in merito al piombo, commentò: <É preoccupante notare come una utile verità possa esistere ed essere conosciuta per tanto tempo prima che sia recepita e diventi parte della pratica e del senso comune>.

Come dargli torto.

SIGNOR STARK, NON MI SENTO MOLTO BENE

Sia il piombo che i suoi composti sono neurotossici, si accumulano nel sangue, nelle ossa e nel sistema nervoso causando danni permanenti e irreparabili.

L’esposizione anche a piccole dosi in età infantile porta a danni neurologici che diminuiscono le capacità intellettive e aumentano gli istinti violenti e di conseguenza la criminalità. È stato condotto un ampio studio internazionale in cui si sono misurati i livelli di piombo nel sangue in soggetti arrestati per crimini violenti e la maggior parte di loro avevano livelli aumentati anche di 5 volte rispetto alla popolazione generale. Ad oggi si ritiene che i danni neurologici derivati dal piombo siano causa di una grandissima quantità di disabilità mentali e comportamenti anti-sociali.

In età adulta si poteva perdere l’udito, la vista, rimanere paralizzati, soffrire di gravi malattie delle ossa e del sangue, impazzire, diventare sterili, iniziare a soffrire di schizofrenia o morire. Questo Midgley lo sapeva bene e pertanto non poteva certo brevettare un composto dichiaratamente velenoso, non avrebbe potuto venderlo. Così rimosse da ogni parte la parola “piombo” e in ogni occasione pubblica presentava la formula come “etile” senza precisare l’ingrediente segreto.

Fu messo a capo di una nuova enorme azienda chiamata ‘Ethyl Corporation’ che aveva come unico prodotto di punta, l’infamissimo tetraetile di (ingrediente segreto). Spesero milioni di dollari in marketing e si pubblicizzarono sponsorizzando i nuovi carburanti con le sponsorizzazioni delle corse automobilistiche, con la radio e con i giornali. Molti colleghi chimici gli scrissero, preoccupati, ma lui ignorò candidamente i loro appelli.

LA MORTE GRIGIA

La sua idea ebbe incredibile successo e in tutto il mondo si iniziò a vendere benzina addizionata al piombo. Tutte le auto del globo lo trasportavano in giro e riempivano l’aria con tonnellate di veleno. Il business rombante che ne derivò spinse alla creazione di tanti altri brevetti. Per esempio, composti a base di piombo erano spruzzati sulla frutta come pesticida in quanto uccideva i parassiti (e gli umani, ma non diciamolo in giro). Ancora oggi le case più vecchie hanno tubature con saldature in piombo che rendono l’acqua potabile pericolosa da bere. C’è da dire che non tutti i prodotti del piombo sono da imputare direttamente a Midgley ma sua fu la colpa di ostacolarne l’abbandono e anzi pubblicizzarne all’inverosimile la diffusione, l’utilizzo e lo spargimento nell’aria tramite i gas di scappamento.

Al tempo un americano medio viveva immerso nel piombo, mangiandolo, respirandolo e bevendolo. La concentrazione di questo metallo nel sangue dei bambini era elevatissima e causava deficit cognitivi per l’azione nociva sui neuroni. Vari test di intelligenza condotti su bambini esposti a tale veleno negli anni dello sviluppo e bambini non esposti hanno rilevato differenze rilevanti. Un americano degli anni ’60 aveva nelle ossa quantità di piombo mille volte superiori a quelle misurate nei corpi umani di reperti archeologici dell’era pre-industriale.

La causa precisa della morte, per chi veniva avvelenato, era molto varia e spessissimo non veniva attribuita all’esposizione al piombo, dunque non esistono dati epidemiologici attendibili.

SOMETHING’S WRONG, I CAN FEEL IT

Per fortuna non sono tutti idioti e dopo decenni di uso indiscriminato del piombo, l’opinione pubblica e la comunità scientifica iniziarono a preoccuparsi seriamente. Negli impianti della Ethyl Co gli operai morivano e si moltiplicavano i casi di disabilità permanente. Midgley sapeva di essere responsabile di tutto quel dolore ma la sua azienda rischiava perdite miliardarie se si fosse saputo. Così tenne varie conferenze pubbliche in cui sosteneva l’assoluta sicurezza dei suoi brevetti e arrivò persino a inalare pubblicamente per diversi minuti fumi di piombo per convincere la stampa che non ci fosse pericolo, dichiarando di poterlo fare quotidianamente senza conseguenze sulla salute. In realtà egli stesso aveva iniziato da vari anni a soffrire di saturnismo.

Aveva trascorso un anno intero in congedo in Florida per il peggioramento delle sue condizioni, sperando di star meglio e cercava in ogni occasione di stare il più lontano possibile dal prodotto della sua stessa azienda.

In quegli anni, studi che cercavano di stimare l’età della Terra, scoprirono che qualsiasi campione prelevassero in qualsiasi punto della superficie terrestre, anche il più remoto, era invariabilmente contaminato da piombo. La Ethyl Co negava ogni responsabilità sostenendo che si trattasse di un metallo naturalmente presente un po’ ovunque. Ovviamente non era così. Anche gli oceani mostravano livelli di contaminazione decrescente allontanandosi dalla superficie. Insomma, anche le acque, TUTTE le acque erano ormai contaminate e la fonte era l’aria, riempita dall’uomo di veleno.

PIOMBO? È ORA DI BASTA

Nei decenni successivi iniziarono a emergere sempre più studi scientifici seri che non lasciavano adito a dubbi e alla fine i governi si convinsero a bandire quel pericolosissimo veleno. Ancora oggi rimane la dicitura ‘diesel senza piombo’. Per l’intensissima, esagerata, sregolata, produzione di prodotti tossici durata mezzo secolo, oggi l’INTERA superficie terrestre e marina presenta tracce e contaminazioni importanti da parte del piombo anche in zone remote. L’intera. Superficie. Terrestre. Molti campi agricoli, soprattutto americani, a distanza di tanti anni sono ancora contaminati da dosi significative di piombo e studi recenti ne dimostrano la presenza in diverse marche di prodotti omogeneizzati per la prima infanzia. L’Europa sembra essere più sicura da questo punto di vista e le normative a riguardo sono estremamente stringenti.

Non crediate che tutto questo abbia danneggiato solo l’uomo, sono incalcolabili i danni fatti agli ecosistemi, soprattutto ai volatili.

Midgley è riuscito, con la sua malafede e avidità, a cambiare il mondo per sempre ricoprendolo di veleno e condannando decine (o centinaia) di migliaia di persone a morte e milioni a patire effetti permanenti sulla salute grazie sia ai suoi brevetti che alla sua ostinazione a non ammettere il danno incredibile delle sue creazioni.

Oggi le benzine al piombo sono vietate quasi in tutto il mondo tranne in alcuni paesi come Yemen, Afghanistan, Serbia, Korea del Nord e Bosnia.

L’ONU ha stimato che se usassimo tutti ancora le benzine al piombo patiremmo perdite per un milione di vite umane all’anno più ulteriori svariati milioni che patirebbero gravissime disabilità fisiche e mentali. Come detto all’inizio, però, non è l’unica catastrofe di entità globale di cui è responsabile. Midgley è riuscito a compiere un altro terribile disastro ambientale, forse il più grande di tutti i tempi secondo solo a Chernobyl. Ma di questo parleremo in un prossimo articolo.

NoSignal Magazine

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