Dopo appena tre mesi è di nuovo incinta. Incredibile. Una fertilità a dir poco surreale e soprattutto una dedizione e un amore fuori dal comune. Una voglia così grande e forte di generare è introvabile, un patrimonio. Ma anche lei sa che avrà delle perdite, ne ha già avute ed è abituata a fronteggiare a testa alta il dolore dell’abbandono, della rinuncia, portando un lutto ma, velato affinché i suoi stessi rampolli possano crescere nel migliore degli ambienti. Ma prova anche della felicità, una grande e volitivo senso di fierezza, nel vedere i suoi figli allontanarsi da lei, vederli crescere e divenire indipendenti. Ma non è solo una madre tutta rose e fiori. È anche una madre forte, che tempra i suoi ragazzi, con il dolore, l’ira, la delusione, facendogli tirare sonore “nasate” se necessario. Invece coltiva anche le loro passioni, le loro ambizioni e fa si che esse si possano avverare, livella il terreno dinanzi ai suoi figli, i quali anche loro devono passare al vaglio il terreno che gli si para davanti, utilizzando le scarpe di piombo della madre. Lei sa ogni cosa dei sui ragazzi, sa i loro più oscuri segreti come i più rosei pensieri. Vede nascere i primi amori, li coltiva, li rende possibili e spera anche lei (nonostante sia la madre) che essi durino, durino all’infinito, ma vede anche finire le prime relazioni, in modi vili e poco ortodossi, coronati da una fredda e tremendamente definitiva rottura dei rapporti. Da il “La” alle più salde amicizie, le quali possono essere veritiere, quindi durare a lungo nel tempo, permettendo di collezionare obbiettivi, sogni realizzati e speranze e altre invece le distrugge in una cacofonia di orrendi suoni, senza alcuna pietà provocando dolore e odio, generando ira e rammarico. Alcune delle più belle amicizie hanno un qualcosa di malizioso nella loro frivola innocenza, un tacito accordo noto solo agli interessati e alla madre che tutto vede, altrettante sono soggette alla comune “legge del dare e avere”, amicizie di comodo, per ottenere favori e altrettante amicizie più vantaggiose, andando a creare dei fragili, fragilissimi equilibri che se turbati possono provocare tremende bufere, sollevare polveroni e far tremare gli scheletri dell’armadio. Si creano dei così delicati bilanciamenti da poter parlare di un possibile effetto farfalla(infinitesime variazioni nelle condizioni iniziali producono variazioni grandi e crescenti nel comportamento successivo dei suddetti sistemi), nel caso in cui essi non venissero rispettati. Lei sa cosa succede, vigila, tenta di proteggere i suoi adorati figli, talvolta ci riesce, talvolta no. Ma osserva e agisce nel limite del consentito, ma il lavoro stesso di vigilanza e controllo sui pargoli lo svolgono i pargoli stessi, controllando se stessi e il loro piccolo, insignificante ma incredibilmente basilare micro-verso. Tra tre mesi avrà le sue prime ecografie e i primi segni di una ottima gravidanza o i segni di una tremenda e travagliata gestazione, sia per lei che per i feti in via di sviluppo. Tra nove mesi la pregnanza avrà termine e una nuova estate avrà inizio e i suoi figli si allontaneranno, chi in via definitiva, chi solo per l’estate, chi neanche per essa, ma starà assieme alla genitrice anche nella bella stagione. E poi come al solito il suo freddo e umido grembo si ri-riempirà verso l’autunno per una nuova e programmata maternità.

Marwan Chaibi
Prima autore, poi Direttore ed ora Presidente. Classe 2002. Sono Diplomato in Chimica e Biotecnologie e studente universitario. Scrivo per alcune riviste online, parlo, racconto, leggo. Collaboro con tantissime associazioni e enti, ma di questa in particolare sono il Presidente, e non posso far altro che essere orgoglioso nel rappresentarla e fortunato nel viverla tutti i giorni. Mi piace fare bene, del bene, per il bene degli altri!

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