Al giorno d’oggi la moda e l’abbigliamento sono parte della nostra identità. Ognuno di noi ha la possibilità di esprimere se stesso e comunicare messaggi attraverso i vestiti. Inoltre la nostra generazione (z), vanta di una libertà nella scelta degli indumenti nettamente superiore a quella delle generazioni precedenti.

Nonostante la persistenza di determinati dogmi su chi debba o non debba indossare che cosa.

Abbigliamento & identità: ieri e oggi a confronto

La facoltà attuale di esprimere noi stessi ed identificarci nel nostro stile è dovuta in gran parte da donne e uomini del passato.

Questi si sono impegnati  al fine di abbattere limiti e regole imposte dalla società.

Così facendo la moda si è evoluta ed anche la rigidità di un tempo lentamente si è allentata.

Noi inoltre abbiamo il privilegio di portare quello che è il nostro stile o ispirarci a ciò che ci rappresenta in qualsiasi occasione: questo grazie all’ampia scelta di mercato che qualsiasi brand offre.

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La minigonna: prima di tante conquiste

Un chiaro esempio di capo d’abbigliamento ottenuto grazie alla determinazione di ragazze e donne prima di noi è la minigonna. 

Parte integrante della libertà che abbiamo noi oggi nel vestirci e simbolo della ribellione femminile nella lotta contro il maschilismo e l’oggettivazione del corpo.

Prima dell’introduzione di questo indumento, nel campo dell’abbigliamento quotidiano le donne potevano indossare solo abiti e gonne lunghe minimo fino al ginocchio.

La minigonna nasce a Londra negli anni 60 nella Boutique di Mary Quant.

Molte ragazze londinesi chiedono a Mary di realizzare gonne più corte, in modo tale da potersi muovere comodamente.

Questo capo rivoluzionerà il campo della moda e darà alle donne la possibilità di fortificare la propria identità femminile come non mai.

Negli anni si evolve in stili e forme completamente diverse influenzate dalla società e dagli stilisti.

Anni ’70 : la minigonna torna nell’occhio del ciclone criticata dal movimento femminista e vista come un simbolo in realtà della “donna oggetto”.

Anni ’80: la minigonna torna in versione “rah rah skirt” viene resa dalle maison più comoda e coprente 

Anni ’90: la minigonna viene inserita nelle collezioni di moda.

L’abito fa o non fa il monaco?

La possibilità di darci un’identità scegliendo i nostri capi d’abbigliamento,non toglie il fatto che sia fondamentale indossare abiti consoni alle occasioni a cui prendiamo parte. 

Per rispetto nei confronti altrui e dell’immagine che diamo,che è sempre stata ed è essenziale.

Esprimere se stessi attraverso qualcosa come la moda infatti non significa solo esporsi per come si è, ma anche avere la capacità di plasmare la propria identità a seconda della circostanza  tramite le nostre risorse.

image by: amica.it
NoSignal Magazine

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