Io non credo a chi dice che l’adolescenza sia il periodo più bello della propria vita, anzi, credo che sia il momento in cui, più di tutti, scopriamo quali maschere usare. Bisogna mettere una maschera quando andiamo a scuola, quando ci troviamo con gli amici, quando siamo con i nostri genitori e passiamo la maggior parte del tempo a chiederci quali siano i veri noi.

E nel mezzo di questa e altre mille crisi, tre anni fa, ci siamo trovati ribaltati in una pandemia globale.

E per la prima volta, ci hanno imposto di mettere delle maschere, per proteggerci, per nascondere la nostra bocca e il nostro naso agli altri.

Per quanto questo ci abbia fatto paura, per alcuni di noi questa situazione è stata il pretesto per preoccuparci di meno delle nostre paure e insicurezze: dei brufoli, degli sbuffi, degli sbadigli che non bisognerebbe far vedere, di tutte quelle frasi che non si ha il coraggio di dire ad alta voce, come un “ti amo” o un insulto soffocato dalla nostra morale.

Ora, dopo tre anni, stiamo incominciando a pensare che tra poco potremo togliere le mascherine e rivelare, di nuovo, il nostro volto agli sconosciuti.

Questo fa paura, fa paura doversi riadattare a quella che fino a tre anni fa definivamo “normalità” e che ora non lo è più.

Dovremo riscoprirci.

Sia “ri-scoprire” i nostri volti dalle mascherine, che “ri-scoprire” noi stessi e le altre persone che incontreremo lungo la nostra strada.

Penso che sia questa l’unica maschera vera che dobbiamo indossare: la maschera della cuorisità, quella curiosità che ci aiuterà a riscoprire noi stessi e le persone che sono attorno a noi. 

Vi auguro che questo carnevale possa essere non una scusa per mascherarci da cosa vorremmo essere, ma per iniziare a incuriosirci di come siamo davvero dietro tutte quelle mascherine cosi troppo “normali”. 

Parlando di carnevale vi lascio una delle mie ricette preferite:

Castagnole, una maschera di bontà

Castagnole 

40 gr burro

2 uova

½ scorza di limone

1 pizzico di sale

1 baccello di vaniglia

200 gr farina

50 gr zucchero

8 gr di lievito per dolci 

Per preparare questi dolci squisiti partite togliendo dal baccello di vaniglia i semi che uniremo allo zucchero

Aggiungete poi farina e uova 

Mischiate bene e aggiungete burro (assicuratevi di farlo scaldare prima in modo che abbia la consistenza di una pomata) e la scorza di ½ limone 

Una volta arrivati a questo punto non ci resta che unire il pizzico di sale e il lievito all’impasto e lavorare tutto per bene con le mani per dieci minuti.

Mettete olio di arachidi o semi in una pentola e scaldatelo bene (attenzione, l’olio non deve bollire!)

A questo punto dividete l’impasto in 30 pezzetti, modellate delle palline con le mani e mettetele a friggere nell’olio caldo.

Una volta arrivati a questo punto scolate le castagnole e apoggiatele su un pezzo di scottex in modo che scolino bene dall’olio.

Passate poi le castagnole ancora calde nello zucchero bianco e servitele!

Consiglio utile

Se siete golosi come me potete servire le castagnole accompagnate da crema pasticciera i nutella, in modo che ognuno scelga con cosa accompagnarle.

Vi lascio il link che uso di solito per fare la crema pasticcera: https://ricette.giallozafferano.it/Crema-pasticcera.html

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