L’otto marzo è la festa della donna, un giorno che se dovessimo rappresentare con un colore penso che tutti lo identificheremmo con il giallo. Giallo per le mimose che colorano le vetrine e che abbelliscono le case di tutte coloro a cui vengono regalate. Giallo come la torta mimosa, il dolce più famoso di questo giorno, una torta speciale, una torta gialla, un “dolce simbolo” di questa festa. 

Le origini della torta mimosa

La torta mimosa originariamente non è nata come un dolce per la festa della donna, ma bensì come un omaggio a Sanremo, la città dei fiori. Questo dolce infatti non omaggia le donne.
Negli anni Cinquanta infatti il cuoco Adelmo Renzi, originario di San Filippo di Contigliano, in provincia dì Rieti, inventò questa torta nel suo ristorante, ma tenne la ricetta segreta.

La ricetta venne resa pubblica solo in seguito, quando Adelmo partecipò a una gara di pasticceria a Sanremo. Egli volendo omaggiare la città dei fiori portò proprio questo dolce. Ovviamente vinse il concorso.

Illustrazione di Andrea Ghiglia
Curiosità

La torta mimosa si chiama così grazie ai pezzettini di Pan di Spagna che la ricoprono, facendola sembrare proprio il fiore tanto apprezzato da tutte le donne.

Non è una torta molto semplice, bisogna infatti alternare strati di pan di Spagna, ricoperti di una bagna al liquore, a strati di crema diplomatica (una crema ricavata dall’unione della crema chantilly e di crema pasticciera).

Infine va cosparsa con pezzettini di Pan di Spagna tagliati a quadretti. Per essere conclusa va data una spolverata di zucchero a velo e questo renderà la torta ancora più speciale! 

Vi lascio il tutorial di Giallo Zafferano per la preparazione della torta:
tutorial della torta mimosa di Giallo Zafferano

Se volete regalare qualcosa di diverso alla vostra donna, vi consiglio di comprarle una monoporzione di questo fantastico dolce. Lo potete trovare nelle pasticcerie oppure potete provare a farla voi. Non vi demoralizzate se non verrà come desiderate, alla fine è il gesto che conta!

Anna Provera
Ciao a tutti! Mi chiamo Anna Provera e frequento il secondo anno della facoltà di Psicologia dello sviluppo e dell' educazione a Torino! Sono molto curiosa, amo scrivere e ascoltare gli altri. La mia passione è la cucina,pensate che il mio primo ricordo è quello di mio nonno che mi dice: "Anna, abbiamo sbagliato la ricetta dei muffin, dobbiamo inventarci una soluzione prima che la nonna se ne accorga!" Parlerò di cucina cercando di darvi sempre qualche consiglio utile alla fine delle ricette!

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