L’Eurovision, gli Europei di calcio, le magnifiche Olimpiadi e Paraolimpiadi, l’ultimo capolavoro disneyano “Luca” nelle nostre amate Cinque Terre… una vittoria tira l’altra, il 2021 si tinge esclusivamente d’azzurro.

Se dunque l’Italia piace e vince, sicuramente non poteva mancare la cucina all’appello dell’hall of fame. Così ecco che sabato 25 settembre a Lione, ai Mondiali di Pasticceria, la squadra italiana ha portato a casa un’altra grande, anzi grandissima e soprattutto dolcissima, medaglia d’oro. Lorenzo Puca, capitano e “specialista” della lavorazione dello zucchero, Massimo Pica, cioccolatiere, e Andrea Restuccia, esperto in sculture di ghiaccio, hanno superato il Giappone e la Francia, rispettivamente secondi e terzi in classifica, confermando per la terza volta il valore dei maîtres pâtissiers italiani.

La squadra, “allenata” da Alessandro Dalmasso, presidente della Coupe du Monde de la Pâtisserie Selezione Italia, ha affrontato una gara di ben dieci ore per realizzare un dessert al cioccolato da condividere, uno da ristorante, una torta gelato, una scultura di zucchero di 165 cm e una pièce al cioccolato della stessa altezza.

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I capolavori della squadra italiana

L’edizione 2021 del mondiale di Pasticceria, che ha visto dieci nazioni partecipare alla disfida, prevedeva due importanti innovazioni. In primis la sostituzione del “dessert al piatto” con quello “da ristorante”, proprio per promuovere il ruolo del pasticcere che opera in una struttura ristorativa, valorizzandone l’importante ruolo di collaborazione con lo chef. L’osservanza dei criteri della sostenibilità, nella scelta sia delle materie che del modo con cui viene realizzato il dessert, è stato il secondo importante elemento di valutazione del lavoro dei partecipanti all’edizione 2021. Un esempio, la messa al bando dell’uso di coloranti, additivi, polveri glitter e biossido di titanio, cosa che rende inevitabilmente i dolci anche più genuini oltrechè “sostenibili” .

Delle altre equipes in gara quella della Svizzera si è aggiudicata il premio per la sostenibilità, mentre al Cile è andata la menzione per l’ottimo spirito di squadra.

Anche se quasi tre quarti d’anno sono già passati, nel quarto che attende di essere vissuto si svolgono ancora gare e competizioni in svariate discipline e settori. Guardando il trand 2021, non è poi così azzardato aspettare che qualche altra squadra italiana di non so quale specialità porti a casa qualche stella dorata, per abbellire ulteriormente il nostro cielo azzurro. Nel frattempo, un sonoro “Bravo” (con accento sulla “o” alla francese) ai nostri maîtres pâtissiers et chocolatiers per la splendida ennesima vittoria, la terza dopo il 1997 e il 2015 (allora sotto le ali di Iginio Massari). Se anche il cioccolato si tinge d’azzurro, allora il futuro appare più roseo non vi pare?

NoSignal Magazine

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