INDIPENDENZA: Con riferimento a persone singole, s’intende in genere la libertà da uno stato di soggezione, anche economica (dalla famiglia o da altri), o una condizione non subordinata e comunque autonoma. (Treccani)

Ho sempre cercato di stare con persone, amici amanti & … senza ricercare la loro presenza per colmare un mio vuoto, ma per ampliare ancora di più la mia esperienza. Si dice “le persone non devono riempire i tuoi vuoti, ma amplificare i tuoi sogni”. È così? Per me sì.

Noto però che in questi ultimi anni la mia principale ossessione, che penso mi abbia influenzata più di quanto avrebbe dovuto, sia stata quella di dimostrare che riuscivo a stare da sola. Mi serviva, dovevo in effetti metterlo in pratica e vedere se ci riuscivo. Ci sono riuscita, con i miei tempi, i miei scivoloni, ma dico, con arroganza, che ci sono riuscita semplicemente perché mi sono dimostrata di reggere situazioni che non avrei pensato, piccole o grandi che fossero, l’importante è che erano difficili per me. Volevo dimostrare che sono una donna del XI secolo: open minded, sicura di me, indipendente e tutto questo si concentrava su una cosa sola: non dovevo avere un ragazzo di fianco a me. E soffrivo quando mi si faceva notare che da sola ci sto poco.

Tuttavia penso che stare da soli (= non accettare la presenza di qualsivoglia essere giusto per scaldare la parte vuota del divano) non implichi il fatto di chiudersi in sé stessi aspettando che qualcosa ci smuovi: conoscere persone, parlarci, condividere nuove esperienze, farci sesso, arricchire il proprio bagaglio culturale, non sarà mai una perdita di tempo, non sarà sbagliato e non vi renderà meno indipendenti.

La mia riflessione di oggi parte proprio da questo: indipendenza e autonomia vanno per forza a braccetto con il “non aver un ragazzo”? Ovviamente non sarà sempre amore con le persone che incontrerete, altrimenti sì che avreste qualche problema, ma la condivisione e il sesso, fidatevi, vi possono solo convincere che il mondo è bello perché vario e insegnarvi anche che appunto, il mondo è vario, quindi tra i tanti incontrerete anche degli stronzi.

Non rischiamo di rimanere freddi? Di perderci esperienze perché paurosi di sperimentare? Lo vedo su di me, lo vedo sulle mie amiche: la paura di confessare che sì, voglio dormire da lui perché abbracciata a lui si sta meglio; che sì, pacco l’uscita serale, quelle che fino a due mesi fa trovavo irrinunciabile perché voglio stare sul divano a guardare un film con lui; che sì, aspetto un suo messaggio perché poi sono più tranquilla. Fino a ieri avevo bisogno di questo? No! Domani, se non ci sarà più, ne avrò bisogno? No, sputerò dolore e veleno per un po’, ma è il gioco della vita. Il fatto è che non si sta con una persona perché se ne ha bisogno, ma perché è bello stare con quella persona.

Ricordiamoci che è fondamentale stare bene con sé stessi, o almeno sopportarsi. Però lo è anche essere capaci a stare con gli altri. E invece a mio parere spesso questo egocentrismo, la rivincita delle volontà personali su una società che ci vuole omologati, rischia di portarci lontano dal ricordare cosa vuol dire condividere, scendere a compromessi, arrendersi anche per l’altro. Concetti che valgono per il proprio amore, come il proprio genitore, figlio, amico.

Perché essere indipendenti significa: “Libertà di agire secondo il proprio giudizio e la propria volontà” (Sabatini Coletti), non significa: affronta il mondo da solo e da solo soffri.

Fate sii di essere voi a scegliere con chi, come e quando vivere la vostra vita, ma fatelo con qualcuno.

NoSignal Magazine

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