A giudicare da ciò che abbiamo visto finora, non ci voleva poi molto a immaginare la serata cover come la più interessante di quest’edizione. Ma è filato tutto liscio?

TOP

ELODIE E BIG MAMA – AMERICAN WOMAN Quando decide di entrare in god mode, non ce n’è più per nessuno. Sensuale e provocatrice oltre ogni metafisica concezione, interpreta alla perfezione il brano di un Lenny Kravitz che senza dubbio avrà apprezzato. RABIOSA

CHIARA FRANCINI Non sarà che in mezzo alla giungla di influencer riciclate in televisione come pseudo conduttrici, ci siamo dimenticati di coloro che questo mestiere lo sanno fare davvero? Vai Chiara, e dispensa giustizia. DIVINA

GIORGIA ED ELISA – MEDLEY Le queens indiscusse della serata, a dimostrazione di come non servano scenografie sfavillanti, né tantomeno ballerini in calzamaglia per catalizzare l’attenzione. Il canto, nella sua forma più pura. MAGISTRALE

MADAME E IZI – VIA DEL CAMPO Ma ne sbaglierà una questa ragazza? Non solo sceglie di coverizzare una perla del cantautore italiano per definizione, ma ci riesce pure bene. Forza e delicatezza, sfacciataggine e rispetto, il tutto concentrato in 21 anni di età. E chi meglio  di un membro della Wild Bandana per accompagnarla? PURA

LEVANTE E RENZO RUBINO – VIVERE Forse conscia dell’inedito non proprio riuscito, prova a riscattarsi giocandosi l’all in su Vasco, vincendo la scommessa. No ai balletti o pre ritornelli da ricovero immediato, sì all’intensità e alla bravura di una cantautrice che quando vuole sa bene come suscitare emozioni in chi l’ascolta. VIVA

SETHU E BUNKER 44 – CHARLIE FA SURF Sarebbe anche ora di riconoscere qualche merito a questo ragazzo. Non solo per aver proposto un’ottima rivisitazione di un brano icona del vuoto adolescenziale, ma per l’estrema voglia di donare al pubblico una performance che vada oltre al mero contesto sanremese. AUTENTICO


FLOP

ARIETE E SANGIOVANNI- CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE C’è poco da fare, questo Sanremo continua a dire male alla pora Ariete. Certo, portare un mostro sacro come Battiato è già complicato di suo, se poi scegli pure Sangiovanni… EVITABILE

ARTICOLO 31 E FEDEZ – MEDLEY Ora forse si ricrederanno quelli che desideravano ardentemente un inedito di Ax e Jad che rievocasse gli Articolo di 20 anni fa. A una certa età è meglio fare altro, con buona pace dei saudade addicted. RETRO(IN)COMPATIBILI

MARCO MENGONI E THE KINGDOM CHOIR – LET IT BE Il sospetto che i coristi si siano divertiti di più al matrimonio di Harry e Meghan è forte. Non è obbligatorio toccare i mostri sacri strillando come una cheerleader all’ingresso in campo della squadra di football, ma se ti chiami Mengoni, evidentemente tutto è concesso (chissà poi perché). TRENDTOPICO

COMA_COSE E BAUSTELLE – SARÀ PERCHÉ TI AMO L’indie che coverizza il pop, è il caso di dirlo. E se il pop non è indie, ci sarà pure un motivo. Più che un riarrangiamento, sembrava quasi il karaoke all’una di notte dopo il quinto gin tonic. DISTURBATORI

PAOLA E CHIARA CON MERK & KREMONT – MEDLEY Degno del più infimo dei dj set alla sagra della polenta, l’iconico duo conferma una certa stanchezza fisica e vocale. Stasera ricordavano vagamente Fedez quando provò a ballare dalla De Filippi. SVOGLIATE


Giorgio Rolfi
26 anni, di cui 19 trascorsi nella musica.  Cinema, videogames e dipendenza da festa completano un carattere non facile, ma unico nel suo genere... Ah, dimenticavo, l'umiltà non è il mio forte. 

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