Ma perché proprio questo titolo, perché proprio “Scusate la follia”?

«Questo è quello che io odio della massa, che è semplicemente una massa, una sorta di odio arrotolato dove chiunque cerca di mangiare chiunque.»

È questa una delle prime pesantissime frasi che, Luce, la protagonista del nostro romanzo enuncia. Frasi e osservazioni, audaci e di grande impatto, come questa saranno frequenti durante il corso di tutto il romanzo. Capelli ricci, occhi color cioccolato e labbra carnose creano solo la cornice di un personaggio dalla perspicacia e dalle capacità di adattamento e flessibilità notevoli. Il disegno perfetto della splendida Napoli si emulsiona con la vita dei personaggi, mettendo in rilievo il dualismo che oggi la città vive. In limbo tra strutture broboniche e situazioni al limite infatti, lo scenario corona perfettamente le vite problematiche e gli intrecci complessi dei vari personaggi.

Luce: quando la perspicacia e l’intelligenza fagocitano la bellezza

Splendida e disegnata perfettamente, nei suoi ricci e nelle sue espressioni impassibili Luce è un’adolescente intrappolata in vestiti più grandi di lei. In questo giallo psicologico la ragazza infatti si troverà più volte a dover, coraggiosamente combattere sia contro se stessa che contro gli eventi che la travolgono come un fiume in piena. Travolgere sarebbe un’espressione giusta, se solo la nostra protagonista non avesse la tendenza a irrompere di peso nelle situazioni statiche. Figlia di un uomo violento e disinteressato alla propria famiglia, Luce sin dalla tenera età deve fronteggiare la violenza fisica che il “mostro” (chiamato per l’intera durata del romanzo) applica su di lei e sulla madre. La situazione familiare dell protagonista si ripresenta non solo in forma attiva ma, anche in forma passiva. Tramite i pettegolezzi quotidiani, in strada o a scuola ai quali risponde sempre con sarcasmo e menefreghismo. Una personalità sfacciata, arguta, cauta ma allo stesso tempo imprevedibile, sublimata perfettamente con l’azione e le svolte di trama accuratamente studiate dall’autrice metteranno Luce sotto un continuo e frenetico processo evolutivo. La necessità di evolversi renderà la protagonista “sia blocco di marmo che scultore”.

La cornice perfetta per il quadro più bello:

Creare un protagonista non è facile, ma altrettanto difficile è creare figure di supporto e secondarie che dividano il palcoscenico più che degnamente. Le figure maschili sono stoiche, come l’avvocato Mancini che medierà la separazione tra la mamma e il padre di Luce. Calcolatore e sempre pronto a stravolgere la situazione con un piano folle sarà una figura paterna e un mentore per Luce che in lui riconoscerà un confidente. Forte è anche la contrapposizione tra i due amati di Luce, Lawrens e Massimiliano. Il primo bello e imprevedibile, rapido come la sua kawasaki e inquieto come i suoi addii. Il secondo,invece, sicuro e confortevole, sempre pronto ad avvolgere la nostra protagonista in un abbraccio caldo e interessato, in una coperta d’amore.

Il rapporto con la Mamma procede in tutto il romanzo a fasi alterne, il ripiego dei problemi matrimoniali sulla primogenita si alterna infatti con il tipico interesse materno e delinea una figura segnata dagli eventi e poco chiara agli occhi del lettore. Amiche emotivamente instabili come Amaya destano nella giovane ragazza sentimenti contrastanti. L’amore provato verso i cari si confonde con la delusione per una mancata reazione dinanzi ai problemi.

“Alle volte i destini si intrecciano così tanto, da rimanere incastrati”

Tutto ciò però sembra amplificarsi quando la protagonista intensifica il rapporto con Irene. Personaggio che condivide vere e proprie fasi d’azione con Luce, si dimostra, a discapito delle apparenze una ragazza decisa ad arrivare fino in fondo quasi quanto la protagonista. Una figura di supporto, una spalla, una confidente e la più genuina delle amiche. Le due entrano in perfetta sinergia grazie alla cooperazione che si fonde con la condivisione di problemi esistenziali e di vendette condivise che porteranno Irene, ad essere un vero e proprio punto di riferimento.”Scusate la follia” descrive alla perfezione il loro rapporto.

Quale modo migliore che riassumere il tutto con….

Un’illustrazione, quella di Matteo Galasso.

NoSignal Magazine

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