Quando la finzione diventa realtà e la realtà diventa finzione, cessando quasi di esistere.

Foto di Nerosable da Pexels

Certo che è effettivamente demoralizzante vivere nella società della finzione in cui viviamo. Soprattutto quando ci si rende conto che siamo nel duemilaventidue e l’uomo, inteso come essere umano, non ha fatto nessun passo avanti; se non dal punto di vista della scienza e della tecnologia. Noi uomini però non ce ne accorgiamo; preferiamo far finta di niente e continuare a vivere come se nulla fosse in una società umana assolutamente disumana. 

Perché? Beh non c’è un motivo preciso, i motivi sono tanti e soprattutto sono sotto gli occhi di tutti. O meglio, sono sotto gli occhi di chi fa lo sforzo di aprirli e usarli per guardarsi intorno.

Come se tutto fosse normale. 

Ora prendetemi pure per pessimista, anche se sapete già che io non mi reputo in nessun modo pessimista: sono realista. Mi limito a descrivere ciò che vedo; e ciò che vedo mi fa molto spesso ribrezzo. Tanto dal farmi domandare se effettivamente valga la pena prendersela visto che il punto di non ritorno l’abbiamo non solo raggiunto, ma l’abbiamo abbondantemente superato. Basta infatti usare solo per un secondo gli occhi per scorgere il degrado sia fisico che morale in cui la società occidentale sguazza perlopiù tranquillamente.

Foto di lilartsy da Pexels

A me però tanto normale non sembra, ma d’altronde per il lettore comune io sono “il pessimista” e me ne sono fatto una ragione. Ma a te sinceramente sembra normale vivere in una società che non tollera ciò che non è considerato “normale” ? 

Ti sembra normale vivere in una società che non accetta che l’amore è amore sempre? 

Ti sembra normale vivere in una società in cui ancora ci si odia per il colore della pelle? 

Ti sembra normale vivere in una società in cui sempre ci si odia per un pensiero politico contrastante o anche solo per una semplice preferenza? 

Ti sembra normale vivere in una società in cui la finzione della vita virtuale vale più della vita reale, in cui sei costretto ad indossare ogni mattina la Maschera di Pirandello che la società ti impone di indossare perché altrimenti non sei “normale”? 

A ma non sembra normale. Ma io sono “il pessimista”. 

Eppure nel mio pessimismo estremamente realista vedo che sono le persone “normali” ad essere immerse in una realtà irreale; in cui tutti sembrano felici perché la società gli dice che sono felici. Quando in realtà, felici, non lo sono affatto. Vedo persone che tengono più al proprio Instagram che ai propri amici; vedo persone che hanno una vita virtuale attivissima senza avere però una vita reale. 

Foto di ROMAN ODINTSOV da Pexels

Ma questa è l’era della finzione, l’era della realtà irreale: quel periodo storico in cui la finzione diventa realtà e la realtà diventa finzione, cessando quasi di esistere. 

Perché in fin dei conti viviamo in quel tipo di società che preferisce credere che il mondo sia un posto fatto di arcobaleni e persone sorridenti, in cui i problemi non sono veri problemi. E se anche lo fossero va bene, qualcuno se ne occuperà – ma nel mentre guarda quanto fa ridere questo meme! 

Nicolò Ibba
Classe 1999, mi piace ragionare sui problemi della società e cercare di trovare una soluzione razionale. Nella vita mi occupo di emergenze, lavoro nella più grande istituzione umanitaria del Mondo...ogni tanto cercherò di "lasciarvi" qualcosa del mio lavoro.

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