È brutto iniziare una rubrica in questo modo, ma come si suol dire: “quando ci vuole, ci vuole”. Signori del governo e governatori delle regioni: avete fallito.
Avete avuto il tempo di organizzare i trasporti, avete avuto il tempo di organizzare il rientro a scuola, avete avuto il tempo di potenziare gli ospedali. Nulla di tutto questo, però, avete fatto.
Avete preferito dare la caccia alla movida, rendere i giovani il capro espiatorio per la vostra impreparazione e avete preferito uccidere le piccole-medie imprese piuttosto che mettere in gioco la vostra faccia. E il bilancio, purtroppo, sarà drammatico.
Questa volta avete deciso di non chiamarlo più lockdown (forse, perché ormai suona male) ma vi siete limitati a “coprifuoco” e “limitazioni di orario”. In fondo, però, poco cambia: tolto l’aver la scusa pronta per non sostenere economicamente le persone lasciate a casa.
La realtà dei fatti, però, è che di fatto in lockdown si andrà di nuovo, e questa volta sarebbe stato tutt’altro che necessario. Per noi, ovviamente: perché per la politica — tutta — è chiaramente una manna dal cielo.

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