L’attesa è quasi finita, a novembre usciranno le nuove ammiraglie di Microsoft e Sony. Il cloud gaming è alla finestra, e la possibilità di non vedere più sulle mensole le console fisiche si fa sempre più realistica, con un confronto che già adesso assume un sapore nostalgico.

Ah shit, here we go again. Se da una parte questo 2020 ha tutti i presupposti per essere ricordato in futuro come uno degli anni più orrendi nella storia recente, ciò non si può dire per quanto riguarda il mondo dei gamers. Non è un mistero che la quarantena abbia incrementato le ore di gioco davanti allo schermo (e menomale), aumentando le fortune di titoli quali Fortnite, Fifa o Call Of Duty.

E forse non si poteva scegliere anno migliore se non questo, nel bene e nel male, per l’uscita di Xbox Series X e PS5 (10 e 19 novembre), la next gen delle console per tutti gli appassionati del genere. L’estenuante baraonda di presentazioni, conferenze e annunci di prezzo e uscita sta per giungere al traguardo finale nel mese di novembre, quando finalmente potremo abbellire il salotto con un magnifico frigorifero in miniatura o una sontuosa astronave a led (a livello prettamente estetico si poteva osare di più da una parte, e mantenere maggiore sobrietà dall’altra, ma come direbbe Seneca, resteremo sempre eterni insoddisfatti). Se il buongiorno si vede dal mattino, era lecito aspettarsi la tradizionale faida tra i seguaci di Microsoft e Sony, e allora via con i paragoni più astrusi e gratuiti su potenza di calcolo, resa grafica, quantità di memoria e comparto righelli per capire chi ce l’avrà più lungo. D’altronde, chi parla esclusivamente di videogiochi, non sa niente di videogiochi, o forse questo era il caso del calcio?

Wrestling a parte, si può tranquillamente dire che non saranno semplicemente le console in sé ad essere differenti, ma anche le offerte e i servizi che si portano dietro. Se in casa Microsoft troveremo ancora Xbox Game Pass, (dove auspicabilmente potremo giocare già ad alcuni nuovi titoli) il servizio di titoli in streaming che sta rivoluzionando l’universo videoludico, dall’altra parte Sony ha annunciato che Playstation Now non coinvolgerà, almeno inizialmente, i nuovi titoli tripla A, in quanto non è sostenibile da parte dell’azienda, che punta maggiormente ad un approccio generazionale tra piattaforme. In compenso verrà lanciato Playstation Plus Collection, che permetterà agli utenti di poter giocare ad alcuni dei migliori titoli di PS4 tramite la retrocompatibilità. Magra consolazione che difficilmente sposterà gli equilibri nella partita dei servizi offerti, anche se almeno nei primi anni a venire non scalfirà in alcun modo la community di Playstation, stando alle previsioni. Per quanto riguarda i prezzi di uscita, entrambe le console verranno presentate in due versioni: la casa di Redmond lancerà Xbox Series X e Xbox Series S al prezzo rispettivamente di 499 e 299 euro, mentre in casa Sony la scelta è tra PS5 a 499 euro e la Digital Edition a 399 euro. Nel primo caso, tuttavia, la presenza o meno del lettore ottico non è l’unico indice di prezzo, a differire maggiormente saranno le prestazioni delle due console, con la Series S che pur rappresentando un salto generazionale, dovrebbe essere appena più potente della One X (da qui il divario di 200 euro).

Ma allora, per venire al dubbio amletico che affligge milioni di persone da anni, qual è la console da portarsi a casa? In un certo senso non toccherebbe a noi rispondere, in quanto gli aspetti da considerare sono innumerevoli. Attualmente Sony domina ancora la partita, le analisi di mercato non si discutono, e almeno fino al 2024 le vendite di Playstation dovrebbero raddoppiare quelle di Xbox. Risultato che potrebbe leggermente assottigliarsi a lungo termine, dato l’enorme successo che ha avuto Game Pass sull’utenza. La guerra fra console, mai come in questo caso, non verterà esclusivamente sulla forza del brand costruitosi negli ultimi vent’anni, sarà necessario valutare attentamente i servizi offerti dai due colossi dell’intrattenimento videoludico.

Certo è che a conti fatti, il futuro sembra essere sempre più proiettato verso il cloud gaming multipiattaforma. Se Google Stadia ha provato ad anticipare questo scenario (con risultati tutt’altro che brillanti, tocca specificarlo), Microsoft ha iniziato a sviluppare da un anno il servizio attualmente conosciuto come Project xCloud, avvalendosi di beta tester in tutto il mondo. L’idea è quella di portare i titoli per console sui nostri smartphone, incentivando il gaming a portata di mano, ovunque ci troviamo. Inutile dire che potrebbe rappresentare la vera rivoluzione post console, e sembra che per contrastare i prossimi competitors (Google e Amazon), Sony e la casa di Redmond abbiano intenzione di seppellire l’ascia di guerra per lavorare insieme a un panorama sempre più in cloud.

Cosa succederà in futuro non è dato saperlo, e per ingannare l’attesa, non resta che godersi l’ennesima sfida fra console. Potrebbe davvero essere l’ultima.

Giorgio Rolfi
26 anni, di cui 19 trascorsi nella musica.  Cinema, videogames e dipendenza da festa completano un carattere non facile, ma unico nel suo genere... Ah, dimenticavo, l'umiltà non è il mio forte. 

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