L’azienda di Bezos ha annunciato l’acquisto della storica casa cinematografica Metro Goldwin Mayer e punta a sottrarre un’ampia fetta di utenti alla concorrenza
Chi non ha mai visto o, meglio, udito, annunciare l’inizio della proiezione di un film dal celeberrimo ruggito di un leone?
Un introduzione assai originale che negli anni è divenuta celeberrima. Il marchio di fabbrica di una casa di produzione cinematografica statunitense che ha fatto la storia del cinema. Stiamo parlando della Metro Goldwin Mayer, anche nota con l’acronimo MGM.
L’azienda, fondata il 17 aprile del 1924, è una delle più famose e longeve e, nella sua lunga esistenza, ha saputo sfornare innumerevoli pellicole che hanno lasciato un ricordo indelebile negli spettatori di ogni età.
Come indelebile è proprio lo stesso ruggito del leone che le annunciava.
E ora un altro ruggito è risuonato nel mondo del cinema e non solo. Ma a far sentire il suo richiamo non è stato un leone questa volta, bensì una leonessa.
Amazon, attualmente una delle aziende più attive sul mercato globale, ha, infatti, annunciato l’acquisto di MGM negli ultimi giorni di marzo.
La società di Jeff Bezoz si è portata a casa, così, un pezzo di storia del cinema, con un affare che già fa parlare di se come uno dei più grandi investimenti degli ultimi anni.
La trattativa andava ormai avanti da mesi. Amazon aveva lanciato sul tavolo la sua offerta già a maggio del 2021. Ora si attendeva solo il via libera dell’autorità europea garante della concorrenza e del mercato.
L’approvazione dell’Antitrust è arrivata il 17 di marzo, dopo aver stabilito che l’operazione non avrebbe danneggiato gli altri operatori del mercato.
Si parla di 8,5 miliardi di dollari sborsati dalla compagnia di e-commerce.
Ma, al di la della valutazione tecnica dell’autorità garante, non c’è dubbio che questo passaggio possa portare a nuovi scenari nel mondo delle case cinematografiche e delle piattaforme streaming.
A passare agli annali non sarà, quindi, il solo affare da capogiro.
Amazon ha, infatti, la possibilità di strappare una bella fetta di spettatori ad altri concorrenti, che, attualmente, dominano il mercato, quali Netflix e Disney+.
Con l’aggiunta di MGM al suo repertorio, Amazone Prime Video potrà allargare il suo repertorio con numerosi titoli storici e puntare ad attirare maggiori utenti interessati unicamente allo streaming.
Attualmente, infatti, non è detto che tutti gli abbonati Prime utilizzino effettivamente la piattaforma per la visione di contenuti cinematografici. Prime fa, infatti, parte di un più ampio pacchetto di servizi per l’acquisto di prodotti online e non solo.
Ma la speranza di Bezos e dei suoi è quella di attirare molte più persone interessate principalmente alla visione di film grazie alla lunga lista di capolavori indimenticabili sfornati dalla casa del leone.
Tra più di 4000 film, oltre 10.000 episodi di serie televisive e 208 premi Oscar ottenuti, MGM può certo vantare un grandissimo repertorio. Tra gli altri, non si possono non ricordare Il Signore degli Anelli e i vari film della serie di 007. Ma anche colossal storici quale Ben Hur.
Non si dimentichi, però, che, dopo quasi cento anni di vita, alcune ragnatele potrebbero essersi accumulate. Fondamentale, quindi, un cambio d’aria e un rifacimento di look.
Dunque non solo Amazon potrà beneficiare di questa operazione. Ma a giovarne sarà la stessa MGM. O, perlomeno, questa è la speranza dei suoi azionisti, che già nel 2020 avevano sondato il mercato alla ricerca di eventuali acquirenti interessati.
Un passaggio epocale nel mondo del cinema?
Quali saranno i cambiamenti portati da questa operazione?
Diversi sono gli scenari possibili.
Alcuni parlano di fine delle proiezioni nelle sale cinematografiche. Amazon potrebbe, infatti, optare per le uscite dei film direttamente in streaming. Inoltre potrebbe seguire il trend delle big del settore e puntare maggiormente sulle serie piuttosto che sui singoli capolavori.
Ne è un assaggio “Il Signore degli Anelli: gli anelli del potere”, serie appunto basata sul capolavoro tratto dai romanzi di Tolkien e la cui uscita è già stata annunciata da Amazon per il prossimo autunno.
Per quanto riguarda la scelta dell’uscita dei film direttamente online o nelle sale il dubbio rimane. I produttori che detengono i diritti della serie di James Bond hanno, comunque, già posto il loro veto: le avventura della spia più famosa al mondo dovranno uscire prima al cinema.
In ogni caso il passaggio non è stato drastico per il momento drastico e non ha ancora comportato un taglio netto con il passato di MGM. Sia la dirigenza che i dipendenti della storica casa del leone hanno mantenuto il loro posto malgrado l’acquisizione. Questo fa pensare che nell’immediato non ci sarà una grande rivoluzione rispetto alla tradizione della compagnia.
Altri critici paventano uno scenario con sempre meno proposte nuove e sempre meno nuove idee.
La tendenza di queste grandi aziende produttrici di contenuti streaming pare, infatti, essere quella di vertere su prequel e sequel di storie già rodate. Si va sul sicuro con serie di film basate su trame e personaggi che hanno fatto innamorare il pubblico.
Ma così gli utenti si ritrovano a vedere continuamente le stesse figure e le stesse scene. E i contenuti si impoveriscono decisamente.
Lo spin off del Signore degli anelli già annunciato e quello sulle peripezie di James Bond ormai nell’aria sembrerebbero proprio confermare questo trend. Anche se da Amazon hanno assicurato che il passaggio porterà nuova linfa vitale a MGM.
Il nostro magazine ha individuato proprio nel passaggio il tema centrale di questo mese d’aprile.
Non resta che augurarsi che una transizione comunque storica come quella fra Amazon e MGM possa portare un’effettiva ventata di rinnovo.
E, ovviamente, ci si augura, anche, una buona visione a tutti.