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Nel marzo 2021, dopo l’ennesimo caso di femminicidio compiuto in strada, la psicologa clinica Laura De Dilectis decide di inaugurare un progetto che aiuti le donne a sentirsi più sicure quando camminano per strada. Nasce così Donnexstrada, la cui pagina Instagram conta oggi 142mila follower. Si tratta di un’associazione che offre un aiuto concreto a chi è vittima di violenza di genere. Si rivolge in particolare al genere femminile, ma non esclude chiunque venga importunato per il colore della pelle, l’orientamento sessuale o qualsiasi altro motivo denigratorio.

Il progetto Direttexstrada è il primo promosso dall’associazione. Le persone possono usufruire del servizio di videochiamata, su prenotazione o al bisogno, 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Il team della pagina risponde ai messaggi di aiuto e fa partire le dirette Instagram, pubbliche o private. In questi modo, diminuisce la possibilità di aggressioni/molestie, si hanno dei testimoni e si tranquillizza e si fa compagnia a chi ha paura.

A Roma la prima rete dei punti viola

La pagina nasce “per non lasciare mai nessuna da sola per strada“. Per questo motivo, l’associazione ha deciso di fare di un passo in più: creare un luogo sicuro in cui rifugiarsi. Nascono così i punti viola, esercizi commerciali che si offrano come luoghi in cui chi è in difficoltà possa rivolgersi per chiedere aiuto.

Partita per la prima volta a Roma il 24 giugno, la rete dei punti viola ha come obiettivi “costruire una rete attorno alle vittime di violenza, sia riguardo alle molestie su strada che quelle domestiche, individuare e segnalare punti di riferimento dove le donne possano appoggiarsi in caso di pericolo, sensibilizzare la cittadinanza e informare rispetto alle risorse presenti sul territorio per contrastare la violenza“.

Oltre i punti viola, i prossimi passi che muoverà l’associazione riguardano i notturni sicuri, i taxi sospesi e la mappatura delle strade.
Bisogna quindi formare i conducenti dei trasporti pubblici riguardo a come prevenire o intervenire in caso di violenza, incrementare il numero delle corse notturne e determinare quali strade siano meno sicure da percorrere.

Il rimedio alle molestie è l’educazione

L’unico rimedio alle molestie e al catcalling è l’educazione al rispetto, che dovrebbe partire dalla scuola e dalla famiglia. Quando l’uomo non penserà più di avere il diritto di poter importunare una donna per strada con commenti volgari e fischi, e soprattutto, poi non la insulterà per averlo ignorato, quello sarà il momento in cui avremo raggiunto un importante traguardo di uguaglianza“, sottolinea Ilaria Saliva, componente del team di Donnexstrada.

Abbiamo altri progetti in cantiere: per una parte più pedagogica stiamo raccogliendo testimonianze audio di chi ha voglia di condividere con noi esperienze negative di molestie o catcalling, poi vogliamo offrire un supporto psicologico attivo a prezzi accessibili a tutti e organizzare anche dei seminari formativi per persone comuni e professionisti, per chi lavora nel pubblico, per essere pronti a intervenire quando ci si trova di fronte a una molestia“, conclude la psicologa.

Donnexstrada ha già aiutato centinaia di donne di ogni età grazie ai suoi progetti. La speranza è che si continui su questa via, in modo da diminuire le violenze, verbali e fisiche, e di far sentire finalmente al sicuro le donne, appunto, per strada.