Per la manifestazione letteraria “Portici di Carta”, Piero Bianucci, giornalista scientifico e divulgatore torinese, ha ricordato l’amico Piero Angela, nella splendida cornice del Palazzo Carignano.
L’8 ottobre 2022, Piero Bianucci ha raccontato con nostalgia un Piero Angela inedito, diverso da chi lo ha imparato ad amare tramite lo schermo. Un uomo semplice, che nonostante l’aspetto freddo, era molto tenero, tutt’altro che interessato alla popolarità. Sempre accompagnato dagli amici Mario Pogliotti e Gigi Marsico, Piero Angela amava la musica jazz, gli scherzi e i momenti semplici. Le cene in compagnia nonostante gli fosse rimproverato di non bere, i concerti con gli amici, la moglie Margherita.
Oltre alla vita privata, Bianucci ha ripercorso i primi passi di Angela giornalista con il suo primo articolo “La banda di Trofarello ha 150 anni” fino ad arrivare agli anni del CICAP e delle battaglie alle pseudoscienze.
Negli ultimi anni della sua vita i dedicò principalmente del problema della natalità e della formazione delle nuove generazioni. In merito a questo, organizzò “Prepararsi al Futuro” in collaborazione con il Politecnico di Torino: quindici incontri formativi per giovani studenti. In particolare, parliamo di quindici incontri tra i migliori studenti liceali o universitari di Torino e personaggi di spicco dell’ambiente economico e scientifico.
Bianucci termina il proprio racconto, suscitando emozione nella sala conferenze, citando una frase celebre che riassume in pieno la forma mentis di Piero Angela:
Io non sono un giornalista, sono un servitore dello Stato.
Piero Angela