Su Nosignal Magazine il sesto episodio della rubrica curata da Julia Magrone Julia vs Juuliam__: Il mondo attraverso i miei occhi

Oggi è il 4 novembre e sono in auto per andare all’isola d’Elba, viaggio di lavoro. Tra tre giorni ho la discussione di laurea e tra meno di una settimana la proclamazione. Sto iniziando a realizzare che si chiude un importante capitolo della mia vita: sono entusiasta ma allo stesso tempo spaventata. Tre anni fa non mi sarei mai sognata di partire a tre giorni da un evento così importante e forse molti di voi penseranno che io sia pazza o irresponsabile. Beh, un po’ lo sono. 

Ho passato anni a vivere nell’ottica di portare a termine i miei doveri, dando sempre il massimo, ho vissuto anni di privazioni e obblighi che mi sono autoimposta. Questi anni universitari sono stati decisivi nella mia crescita personale, non certo per le lezioni svolte, perché devo ammettere che ne ho seguite davvero poche, ma in quanto a me come essere umano. Ho fatto un glow up incredibile e ne vado fiera, ho radicalmente cambiato la mia vita, il mio modo di pensare, di osservare il mondo, e tutto ciò è stato possibile grazie al mio lavoro.

Ho scelto di partire a pochi giorni dalla laurea poiché fondamentalmente mi sento sicura di me: so che posso farcela anche senza privarmi di attimi di vita importanti; so che, in ogni caso, sarò grata di aver intrapreso questo percorso, e non sarà di certo una pergamena di carta con un voto a cambiare la percezione che ho di me.

episodio 6 il viaggio
Il viaggio. L’episodio numero 6 della rubrica di Julia Magrone

Il lavoro che ho fatto su me stessa mi ha permesso di fare un viaggio introspettivo, di analizzare le mie paure, le cose dalle quali sarebbe stato meglio allontanarsi, le persone da evitare per la mia crescita personale. Penso che ognuno di noi abbia un cattivo e un buon genitore dentro di sé. Il cattivo: è colui che ci priva delle esperienze per la paura di incontrare ostacoli, colui che ci spinge a restare nella cosiddetta comfort zone, che ha paura delle emozioni forti e delle esperienze non convenzionali. Il genitore buono, invece, è quello che ci ascolta, ci premia, ci insegna a spingerci oltre i nostri limiti. È entusiasta delle nuove esperienze, il genitore buono, e non ce le nega mai per paura, ma piuttosto ci porta a un ragionamento critico e ci lascia liberi di prendere delle scelte.

Ho lottato, quotidianamente lotto, con il genitore cattivo che sembra essere immortale, onnipresente in ognuno di noi, e penso di essere finalmente riuscita a  metterlo in un angolino; non vi nego, però, che è sempre lì, attento, sveglio, che mi tiene d’occhio in ogni situazione.

Il momento in cui ho fatto davvero un glow up è stato quando ho capito il concetto di tempo. Spesso abbiamo la brutta abitudine di focalizzarci in ogni altro istante al di fuori di ora. Eppure, l’unica sicurezza che abbiamo sta proprio presente: dobbiamo sforzarci di compiere azioni o formulare pensieri nel presente, che possano essere funzionali per il futuro. Questo mi ha permesso di smettere di vivere il futuro con uno stato di ansia. Sono partita pochi giorni prima della mia laurea, è vero, ma mi sono organizzata per studiare durante il viaggio, perché sapevo che mi avrebbe tranquillizzata. 

Un’altra cosa che mi ha fatto fare un vero e proprio glow up è stato il concetto di gratitudine. Sto imparando che nulla di ciò che ho è scontato. Non parlo di cose straordinarie, ma della quotidianità: svegliarsi, avere una casa, la possibilità di guidare, fare un lavoro che amo, studiare.

Tra qualche giorno si chiude un periodo della mia vita che non ha solo segnato un percorso universitario, ma anche la fine di un’era e l’inizio di una nuova, vissuta da una nuova me. ♦︎


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Julia Magrone
Sono una modella e influencer, ho 22 anni e vivo a Milano. Il mio grande obiettivo lavorativo è quello di diventare un’attrice. In 3 parole sono: dinamica, simpatica e lunatica.

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