Ci sono notizie che aprono il web come una cozza sul molo di Bari ed altre che a malapena vengono recepite dal pubblico. Ma proprio in queste zone d’ombra che spesso si celano le chicche, le news e le rivoluzioni più importanti. In questo articolo cercheremo di far luce su quanto è accaduto al NVidia GTC di quest’anno.

Si tratta di una conferenza planetaria dedicata all’IA (Intelligenza Artificiale) che riunisce sviluppatori, ingegneri e ricercatori che lavorano nel campo della data science, computer grafica and so on. Sicuramente uno degli eventi più nerd dell’intero pianeta. Il colosso di Santa Clara ha rivelato due importantissime novità che esploreremo nei prossimi paragrafi.

Un’IA per animarli…

L’animazione è un campo tanto complesso quanto cruciale sia per i videogiochi, sia per il mondo della computer grafica in generale. Più un’animazione è poco coerente o naturale, più il fruitore finale perderà l’immersione nel prodotto. Se ci pensate, quanti videogiochi hanno subito pesanti critiche a causa di animazioni facciali non all’altezza? Quanti sono stati declassati per i terribili movimenti dei nemici? O per le loro pessime AI?

Nonostante sia considerato come uno dei migliori giochi della scorsa gen, Horizon Zero Down (Guerrilla Games) fu ampiamente criticato per la plasticità delle animazioni facciali.

Così, NVidia ha deciso di dare una scossa al mondo dell’animazione tradizionale per rimediare a quei movimenti poco credibili ancora presenti, ideando un sistema di reinforced learning. Parliamo di un metodo che consente agli algoritmi prendere decisioni in maniera indipendente, optando per soluzioni intelligenti a problemi complessi come, in questo caso specifico, il movimento di un personaggio virtuale.

Questo sistema è stato realizzato offrendo un’enorme quantità di dati relativi al movimento di persone reali all’IA di NVidia. Mi riferisco a deambulazione, rapidi gesti con le braccia, corsa e così via.

L’interfaccia di training dell’IA NVidia.

Grazie a questo allenamento , si potranno poi realizzare via via movimenti più complessi: un brusco cambio di direzione, scontri contro ostacoli fisici, dinamici o statici che siano. Si mira ad avere un sistema in cui ad ogni input dell’utente si ottenga un movimento autentico e credibile in ogni situazione. Sogno? No, NVidia.

Omniverse, il futuro della simulazione

La seconda rivelazione di NVidia tuttavia è ancora più disruptive, come direbbero quelli avanti coi tempi.

Ana de Armas realizzata dall’artista Xie Boli in ambiente Omniverse.

La novità riguarda la piattaforma NVidia Omniverse, un ecosistema che unisce Unreal Engine ed Adobe Substance 3D che punta a garantire ai creator la possibilità di creare ambienti virtuali capaci di simulare variazioni complesse in tempo reale. La società ha inoltre annunciato nuove espansioni dell’ecosistema, chiamate Omniverse Connections, disponibili al momento in versione beta. Sul fronte rendering, NVidia ha confermato agli artisti la possibilità di utilizzare Pixar HDStorm, Chaos V-Ray, Maxon Redshift e OTOY Octane Hydra in tutte le app Omniverse, con Blender Cycles in arrivo.

Vi sembrano solo termini destinati ai tecnici? Beh, diciamo che tutto quello scritto finora implica un potenziale rivoluzionario nel mondo dei videogame e non solo. Gli accenni mostrati nelle tech demo, ci mostrano un futuro davvero intrigante per gli ambienti virtuali dei futuri titoli videoludici. Vi sono strumenti come OmniSurface ed OmniPBR per i materiali, capaci di creare spighe di grano e petali di fiori con un realismo sorprendente.

Davvero incredibile la resa del fuoco in questo screenshot preso dalla techdemo di OmniPBR.

A quanto pare NVidia sta puntando davvero in alto, cercando di favorire al massimo il potenziale degli artisti e lanciando l’intero medium verso un futuro tecnicamente radioso. Il tutto grazie a strumenti rinforzati dall’intelligenza artificiale, capaci di descrivere la realtà in modo davvero mai immaginato fin ad ora.

Rimane da valutare come tutto questo verrà interpretato in chiave videoludica, ma tempo al tempo: le silenziose rivoluzioni di NVidia stanno facendo un rumore pazzesco.

Giovanni Zabardi
Nato controvoglia nel '94, ingegnere per scherzo e gamer incallito. Nonostante il cuore nerd, sono un organizzatore patologico dei migliori falò di ferragosto low budget della Costa Est. Laurea e lavoro nel gaming mi hanno imborghesito, ma una volta suonavo in una surf-rock band.

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