Mi chiamo Alice, Alice Monti. Ho diciannove anni. Vivo a Napoli, vicino al mare. Amo il mare, la mia casa, la mia famiglia, e amo il sole e le sere d’estate da passare con gli amici di sempre. I soliti veri amici di sempre. Coloro che ti osservano allo stremo delle forze e continuano a sostenere che tu sia la migliore. Capiscono le tue lune storte, e sono in grado di farti apprezzare il sole. Coloro che ti aiutano a rialzarti, non curanti dello sforzo. Mettono al primo posto la tua felicità, perché per loro sei importante. E non importa ciò che pensa la gente, loro sono importanti per te.
Arianna è anoressica, ormai già da due anni. È tutta ossa, dicono. Bianca proviene da una famiglia cristiana cattolica, lei stessa ha scelto di essere credente. Casa e chiesa, la sua vita non può essere interessante, dicono. Thiago è ecuadoriano, è stato adottato all’età di sei anni. Il suo nome sembra quello di un cane, dicono. Gemma è omosessuale. È così bella, e appena scoprono che le piacciono le femmine, iniziano a non rivolgerle più la parola. È sprecata, dicono. Alessandro soffre di attacchi di panico. Non si comportano così i veri uomini, dicono.
Arianna è la mia migliore amica. La professoressa di italiano ci chiese di parlare del viaggio dei nostri sogni, raccontammo della stessa meta. Ci guardammo sbalordite: così è iniziata la nostra intesa, poco dopo i nostri viaggi. Condividiamo tutto, anche le sue visite in ospedale. Ogni volta spero in un suo miglioramento, ma la storia si ripete: io che la incoraggio a mangiare e la dottoressa che la trova in bagno a vomitare. Un mese fa compravamo ogni mattina i nostri donuts preferiti e sembrava essere quasi guarita, ma poi, di nuovo il buio. Intanto i dottori avevano deciso di tenerla qualche settimana in osservazione, in quei giorni non era la stessa Arianna che conoscevo io: aveva perso il suo sorriso, il suo contagioso sorriso che quasi invidiavo.
Bianca è una delle persone più umili che conosca. È elegante, raffinata. Una ginnasta di livello agonistico. Ha un inverosimile rispetto per il proprio corpo, e conosce bene il suo valore. Mi ha insegnato a mettere i miei stessi ideali prima di qualsiasi altra cosa. Forse è per questo che riesce a essere così calma e concentrata sui suoi obbiettivi. È indubbiamente da ammirare.
Thiago lo conosco da quando siamo piccoli. Abitiamo nello stesso vicinato. Trasmette protezione a chiunque gli stia accanto: l’origine del suo nome calza a pennello. Da piccolo ha salvato sua cugina che si stava affogando, grazie alla manovra di Heimlich. Da allora il suo sogno è diventare medico nel suo paese d’origine, non fa altro che ripeterlo e non ho dubbi che accadrà, è intelligentissimo.
Gemma ha dei fantastici capelli ricci e rossi. Ha uno stile particolare, le piace creare, disegnare, dando alle cose una nuova vita. È capace di sorprenderti ogni giorno di più con i suoi progetti e con i suoi consigli, dei quali nessuno farebbe a meno, perché sembrano uscire da un libro di poesie. L’ho capito troppo tardi, quando ci siamo allontanate perché lei provava dei sentimenti diversi dai miei. Ma ha trovato il modo di farsi perdonare.
Alessandro vorrebbe uscire da tutti gli schemi che gli sono stati imposti. Suo fratello vive in Olanda e da quando è partito non ha mai fatto ritorno a casa. È un bel tipo misterioso, non mostra i suoi sentimenti, ma c’è un momento in cui gli crolla tutta la corazza che si è creato, e no, non è quando è assalito da un attacco di panico, bensì quando suona il pianoforte. Credo sia nato per fare questo, è un campione, gli auguro con tutto il cuore di raggiungere il podio. Il podio della vita.
In verità, auguro a tutti i miei amici di raggiungerlo, senza paura di mostrarsi per ciò che sono con la consapevolezza che valgono, molto di più di quello che le apparenze e i giudizi mostrano. Auguro loro di avere il coraggio di mostrarsi differenti da quello che la società impone. Perché non è mostrarsi come gli altri vorrebbero il modo giusto per essere se stessi.