Non credo che sia compito nostro metterci nelle condizioni di non farci ammazzare dagli inglesi. Sono gli inglesi che non dovrebbero volerci ammazzare. A volte ce ne dimentichiamo.

L’autrice italiana Edith Joyce firma il suo nuovo romanzo: Riot. Amore e Lotta (Magazzini Salani, 2023). Nata a Roma nel 1996 e già acclamata per Il nostro giorno che verrà (Red Star Press, 2022), Edith Joyce è una psicologa e dottoranda che scrive dell’Irlanda e, come suggerisce la sua biografia, «storie che odorano di pioggia».

Nel cuore dei tumultuosi anni ’60 e ‘70 a Derry o Londonderry, a seconda di dove scorre il fiume Foyle, la morte è una presenza costante. Sono gli anni dei fuochi dei troubles irlandesi, delle tensioni con l’Irish Republican Army (IRA) e della lotta per l’indipendenza. Saoirse, Aidan, Cillian e Orla, cresciuti nel quartiere del Bogside, affrontano la guerra sin da bambini. Quando la morte irrompe violenta nelle loro vite, l’infanzia dei quattro bambini viene definitivamente interrotta. Le fiamme della prima bottiglia molotov, il sogno ardente di un’Irlanda libera, il digiuno, la prima siringa. In una nazione spezzata dall’odio, i quattro amici imparano a convivere con le proprie debolezze, pronti a proteggere coloro che amano e a combattere per ciò in cui credono, trovando sempre la forza nell’amicizia ineluttabile che li unisce.

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“Riot. Amore e lotta” di Edith Joyce, Magazzini Salani, 2023

Con attenzione e sensibilità, Edith Joyce racconta una parte violenta e cruda della storia d’Irlanda, infondendo al suo racconto un’atmosfera tipica dei romanzi storici. I quattro protagonisti, pur affrontando una situazione tragica, si scontrano con le sfide comuni dell’adolescenza: i primi amori, il desiderio di perseguire i propri sogni, la paura del futuro, l’importanza dell’amicizia e le complessità legate al corpo. Questo è forse il grande valore di questo romanzo: la sua capacità di risuonare in ognuno di noi. Edith e Riot hanno conquistato un posto speciale nel mio cuore, così come ogni personaggio ha preso una parte di me, rendendo la lettura un’esperienza intensa e a tratti difficile. Con Saoirse condivido l’esigenza di vedere il mio corpo rimpicciolirsi in risposta a un dolore più profondo. Orla ha il mio stesso desiderio di proteggere le persone. Con Aiden condivido l’amore per la patria. Cillian porta con sé il mio bisogno di silenzio.

Le suggestive illustrazioni di Claudia Bartolini e la copertina creata da Andrea Balconi catturano immediatamente l’occhio dei lettori in libreria. Attraverso capitoli brevi, l’autrice conduce una narrazione scorrevole e coinvolgente, intrecciando momenti di vita quotidiana a tematiche più profonde come la morte, i disturbi alimentari e la tossicodipendenza. La storia è narrata da Saoirse, protagonista principale, e le descrizioni dei paesaggi irlandesi sono dettagliate ma leggere non appesantiscono in alcun modo il testo. L’autrice ha reso tutti personaggi così vividi da sembrare quasi reali. Il finale è straziante, ti tiene con il fiato sospeso, eppure, al tempo stesso, è incredibilmente giusto.

Maria De Carolis
Alessandro Baricco ha scritto: «Forse le storie che leggiamo, scriviamo e raccontiamo non sono che una seconda luna, inventata dagli umani per sconfiggere il buio nelle notti di tempesta». Maria, classe 2001, colleziono storie e parole.

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