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In questi giorni tutti gli studenti stanno terminando le loro vacanze natalizie per tornare a scuola tra le polemiche e la tipica burocrazia italiana.

Con il recente aumento dei contagi da Covid 19, sembra quasi che la scuola sia tornata di moda, come qualche mese fa. Tutti ne parlano, solite cose in realtà, la scuola veicola il contagio? DaD o presenza? E i trasporti? E gli scaglionamenti? …

Ma qualcuno ha chiesto un parere ai diretti interessati?

Gli studenti si sono attivati per farsi sentire e farsi ascoltare, dato che la loro voce viene sempre dimenticata, in fondo non sono per niente una risorsa per il futuro. Combinano solo guai e la scuola non serve a niente!

Scherzi a parte, in tutta Italia sono stati organizzati scioperi e manifestazioni perché tantissimi ragazzi non si sentono sicuri a tornare a scuola in presenza in questo momento.

Tra l’altro mentre il sistema sanitario pubblico fallisce, migliaia di ragazzi si ritrovano incastrati dalla burocrazia e dalle numerose regole che gli sono imposte.

Per chi non ha il famoso Super Green Pass non sarà addirittura possibile utilizzare il Trasporto Pubblico Locale, situazione che sicuramente creerà non pochi disagi visto il poco preavviso.

I problemi però non riguardano soltanto gli studenti, ma anche gli insegnanti (già si faceva fatica a trovarli prima della pandemia…) che spesso sono costretti ad assentarsi lasciando le loro classi già decimate dalle quarantene e dagli isolamenti alla deriva.

E il ministro?

L’ambiente classe è sicuro, controllato, regolato.

Così ha commentato il Ministro dell’Istruzione Bianchi, e io ci credo, davvero! Così controllata che sembra più una prigione che un’aula: ragazzi fermi sulla sedia per minimo 5 ore con la mascherina senza possibilità nemmeno di muoversi se no rischiano una nota disciplinare!

Ok, forse seguendo queste regole non si veicola il contagio ma non pensiate che nel corso delle settimane le giornate in classe cambino di molto… la scuola come la conoscevamo prima è solo un vago ricordo.

Chiaro è che la DaD abbia distrutto psicologicamente molti ragazzi, ma siamo sicuri che la situazione in cui versa attualmente la scuola pubblica sia così confortevole?

Incertezza, paura, stress e zero socialità. Detto ciò la Didattica a Distanza non sembra così male nei confronti di quella in presenza!

Io credo che non ci sia una soluzione che sia migliore dell’altra.

Penso però che tutto ciò debba innescare in noi una riflessione, forse è arrivato il momento di smettere di creare allarmismi e di iniziare a trattare il virus come in Inghilterra? Viviamo le nostre vite? O almeno proviamo a trovare una soluzione per questi ragazzi che sembrano dimenticati da tutti?