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Dal 6 al 15 Ottobre si è svolta a Forlì la 19ª edizione del Sedicorto International Film Festival; dieci giorni di proiezioni di cortometraggi (live action o animati) internazionali e nazionali, in vari luoghi della città romagnola. Il fitto programma del Festival, oltre all’ampio e variegato florilegio di corti, ha dato spazio a musica dal vivo, incontri con personalità di spicco del mondo del cinema e un quotidiano focus serale sui cento anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini.

I numeri di Sedicorto International Film Festival

Un Festival con una programmazione ricca di film interessanti, da ogni parte del globo; questo (e non solo) sono stati i dieci giorni del Sedicicorto. La città di Forlì ha potuto assistere a un evento ben organizzato che ha saputo far parlare al meglio il cinema, anche grazie ad alcuni addetti ai lavori intervenuti al Festival e premiati e all’entusiasmo degli organizzatori e dei volontari che hanno saputo tenere d’occhio l’intera manifestazione lungo il lungo corso degli eventi.

Locandina 19ª edizione Sedicicorto International Film Festival
Locandina della 19ª edizione Sedicicorto International Film Festival

Naturalmente, non si può esaurire la complessità di un evento guardando semplicemente ai numeri, però questi possono aiutare a comprendere il peso di questo evento.

3024

I film in preselezione

118

I Paesi coinvolti

163

I corti selezionati

51

I Paesi in concorso

9

Le categorie

4 +1

I luoghi del Festival

I vincitori del Sedicorto International Film Festival

Nella tarda serata di Sabato 15, la serata conclusiva di Sedicicorto, sono avvenute le premiazioni delle varie categorie. Chi scrive ha potuto vedere tutti i film della sezione Animalab e Student – Giannalberto Bendazzi: di seguito si riportano i vincitori e i menzionati speciali delle due categorie mentre il resto del Palmares lo lasciamo alla vostra curiosità.

  • Joanna Kozuch, Once there was a Sea. Vincitore del Luminor nella sezione Animalab
  • Špela Čadež, Steakhouse. Menzione speciale nella sezione Animalab
  • Naime Pakniyat, Gambit. Best Movie nella sezione Student – Giannalberto Bendazzi
  •  Huang Ping An, Bruise. Menzione speciale nella sezione Student – Giannalberto Bendazzi

La prima edizione di Lapix

All’interno del SIFF, negli ultimi due giorni del Festival, si è svolta la prima edizione di Lapix evento rivolto principalmente a coloro che vogliano intraprendere una carriera nel mondo dell’animazione ma anche a semplici curiosi e amanti della settima arte animata.

Logo Lapix
Logo Lapix

L’evento, svoltosi negli spazi dell’Associazione Aurora – Ex Circolo Della Scranna (il: +1 di cui poco sopra), ha visto alternarsi e confrontarsi con il numeroso giovane pubblico lì convenuto, numerosi esponenti del settore dell’intrattenimento sia in ambito animazione sia in quello videoludico: Marco Regina , Max Narciso, Acca Accademy, sono pochissimi dei più numerosi nomi intervenuti a questa evento, che non ha solo permesso un confronto a livello di esperienze ma ha dato modo al pubblico convenuto, di essere parte attiva di questa due giorni poiché chi voleva poteva portare i propri lavori e le proprie esperienze, per ricevere non solo consigli, ma anche informazioni su un futuro professionale e di studio.

Vista la partecipazione numerosa durante questa due giorni, si crede (e si spera) che questa sia solo la prima di altre numerose edizioni; quindi, se fra chi si metterà a leggere questo articolo nel prossimo futuro, vi fosse qualcuno interessato a intraprendere una carriera nel mondo animato (fatto delle professionalità più disparate), l’invito e a non perdersi il prossimo Lapix.

Consigli da bar

Chi scrive ha visto tutti i corti animati presenti in concorso (sezione ANIMARE esclusa) e vogliamo chiudere questo breve resoconto sul Sedicicorto International Film Festival con qualche consiglio di visione non richiesto ma si spera gradito.

Dopo aver trovato e visto questa Compagnia dell’Anello, potrebbe essere cosa buona dare un’occhiata al resto della programmazione e andare a spulciare in rete per poter vedere integralmente i numerosi cortometraggi in concorso.

  • Špela Čadež, Steakhouse: per il modo ovattato di fare animazione dell’animatrice e regista slovena e per la assurda sequenza di eventi che porta ad un finale spiazzante e sadicamente divertente.
  • Jack Gray, Menagerie: quando rappresenti la monotonia della routine e lo vuoi fare in maniera folle, andare alla scuola di Gray può essere un ottimo modo di impiegare il tuo tempo.
  • Stéphanie Clément, Pachyderme: l’orrore che si nasconde dietro a queste bellissime animazioni e ad una storia sapientemente raccontata è praticamente indicibile e Clément lo fa “solo” intuire.
  • Ülo Pikkov, Taaskohutmine: perché i personaggi fatti con le piume, meritano a prescindere dalla storia raccontata (comunque molto interessante).
  • Joanna Kozuch, Once there was a Sea: un documentario animato veramente raffinato. Il Luminar è la dimostrazione di quanto sia un cortometraggio potente.
  • Hagar Faibish, Rim: Un mix di giallo e nero abbacinante, per descrivere quanto i mass media siano pervicacemente imperanti nella nostra società e di quanto la nostra mente ne sia facilmente plasmabile.
  • Naime Pakniyat, Gambit: la violenza genera violenza e alla lunga fa perdere totalmente la propria umanità.
  • Yu Qing Quek, The Story of Chaos: il tanto divertente quanto inutile tentativo di un bambino, di riscrivere una leggenda dell’estremo Oriente.
  • Jonathan Laskar, The Record: personalmente quello che mi è più rimasto nel cuore. Un bianco e nero avvolgente che sfocia nel colore solo sul finale. Una storia affascinante, coinvolgente e veramente ben narrata anche grazie a una deliziosa colonna sonora.

Concludendo

Questo, e non solo naturalmente, è stata la a 19ª edizione del Sedicorto International Film Festival. Un evento che continua a promuovere il cortometraggio nazionale e internazionale, troppo spesso tenuto in sordina a livello mainstream.
Sedicicorto; arrivederci all’anno prossimo per il traguardo della XX edizione.