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Illustrazione di Matteo Galasso

Il movimento è un fenomeno complesso che può essere osservato in molti ambiti della vita, dalla natura alla società umana. Può essere fisico o politico, reale o filosofico, lento o repentino. Può essere qualcosa che vediamo con i nostri occhi, oppure qualcosa che percepiamo solo con la nostra mente. Potrebbe essere qualcosa che controlliamo, oppure qualcosa che ci controlla.

In natura, i movimenti sono regolati da una serie di forze fisiche, come la gravità, l’attrito e la spinta. Queste forze interagiscono tra loro in modi complessi, dando vita a movimenti sempre diversi e imprevedibili. E la violenza e bellezza di quegli incontri è inenarrabile. Un vulcano che erutta, un’onda che si alza, un temporale.

Ci sono però una serie di movimenti che conosciamo e che possiamo più o meno governare. Uno tra tutti è all’interno di noi. La nostra mente è capace di generare moto da una serie di impulsi e informazioni provenienti dall’esterno in modo quasi sempre razionale e controllato. La nostra mente è in grado di muoverci sia fisicamente che mentalmente. Può farci alzare dal letto e andare al lavoro, oppure può farci sognare e immaginare mondi nuovi. Può farci innamorare, oppure può farci odiare. Potrebbe farci vivere la vita al massimo. Può essere usato per il bene o per il male. Può essere usato per costruire o per distruggere. È una scelta nostra come usarlo.

Ma dobbiamo comunque ricordarci che siamo immersi in questi movimenti costantemente, che sono regolati da altri e influenzati da altrettanti. Siamo parte di un grande flusso che non possiamo controllare, ma possiamo influenzare.

Muoversi però è innato nella natura umana, evolvere e spingersi sempre al proprio limite, cercare quella che è la sua soglia, anche solo per dare una sbirciata un pelo più in là, nella toppa della serratura. L’importante è non fossilizzarsi su di una posizione, arroccarsi in cima alle proprie convinzioni, ma essere disposti ad ascoltare e confrontarsi. Non è facile muoversi al giorno d’oggi senza incappare in qualche tranello o errore, ma d’altronde chi non fa non sbaglia. Chi fa e sbaglia impara e va avanti.

Il movimento è vita, è cambiamento, è evoluzione. È ciò che ci rende umani.