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La mia speranza è che questo libro accompagni le notti insonni di chi per età è ancora bambino e di chi, pur essendo già adulto, continua a prendersi cura del bambino che porta dentro di sé.

C’è stato un momento nella vita in cui tutti ci siamo chiesti come diventare grandi, come realizzare i nostri sogni e trovare il nostro posto nel mondo. Abbiamo provato a imitare i nostri genitori o gli adulti che ci hanno preceduto, scoprendo che diventare grandi è un percorso tortuoso, ricco di sfide, responsabilità, paura di non essere all’altezza. Dolore. A volte, ci siamo smarriti lungo il cammino. E alla fine la domanda rimane la stessa: cosa significa veramente diventare adulti?

Banana Yoshimoto affronta la sfida e prova a rispondere a questa domanda fondamentale nel suo nuovo libro Che significa diventare adulti? (Feltrinelli, 2024). Nel corso del saggio, con coraggio, condivide momenti difficili della sua vita, utilizzando la propria esperienza come filo conduttore. Attraverso questa narrazione personale, l’autrice spera di aiutare i lettori a ritrovare la gioia di vivere durante i momenti più complessi della vita.

Bisogna davvero studiare? Che cos’è, in fondo, l’amicizia? E cosa accade quando si muore? Yoshimoto affronta queste domande per condurci attraverso le profondità della nostra autenticità. La scrittrice giapponese ci invita a riflettere sul significato delle cose e sull’importanza di trovare e coltivare la nostra passione. Insegna la cura della paura e della tristezza. Una riflessione fondamentale: crescere significa abbracciare il bambino che custodiamo dentro di noi e vivere una vita da adulti.

banana yoshimoto
“Che significa diventare adulti?” di Banana Yoshimoto (Feltrinelli, 2024)

Mi piacerebbe che tutti fossimo dotati di due istinti apparentemente contraddittori, quello di proteggersi di fronte a ciò che ci mette a disagio e quello di osservarlo con mente aperta. Solo così potremo lasciarci trasportare in un mondo all’apparenza normale, ma che fortunatamente non lo è affatto.

La prosa di Yoshimoto mantiene la sua consueta semplicità e sensibilità, unendo autenticità e profondità nei temi trattati. La traduzione impeccabile di Gala Maria Follaco permette ai lettori di immergersi completamente nelle parole dell’autrice, mentre i disegni delicati di fiori, stelle e barche di Gotō Akemi, arricchiscono il contesto narrativo, offrendo una dimensione visiva unica che amplifica l’impatto emotivo del testo.

Tornando all’introduzione, possiamo confermare che crescere è un percorso impegnativo, pieno di responsabilità e paure. Tuttavia, allo stesso tempo, è essenziale conservare la capacità di meravigliarsi delle cose quotidiane, proprio come facevamo da bambini sognando di fronte a un cielo azzurro.

Banana Yoshimoto, pseudonimo di Mahoko Yoshimoto, si conferma un’icona della letteratura giapponese contemporanea. Dal suo esordio nel panorama letterario nel 1987 con Kitchen — puoi trovare la recensione sul nostro sito — e i recenti successi globali Le strane storie di Fukiage (Feltrinelli, 2022) e Ciotole di riso (Feltrinelli, 2023), l’autrice continua a consolidare la sua posizione, regalando al pubblico opere che esplorano profondamente le esperienze umane con una rara delicatezza e saggezza.