Ultimamente si sente molto parlare di possibile invasione dell’Ucraina e di tensioni tra Occidente e Russia. Per chi è adulto sembra di essere ritornati ai tempi della Guerra Fredda e alla minaccia di una Terza Guerra Mondiale. Entrambe le parti affermano di essere nel giusto e di voler solo impedire il peggio, che invece sarebbe causato dalla parte avversa. Gli Stati Uniti affermano di difendere la sovranità ucraina contro una Russia intenta a far rivivere l’URSS. Mosca invece afferma di voler salvaguardare esclusivamente la propria sicurezza dall’espansionismo della NATO, vista come elemento destabilizzatore. Infatti non solo la Russia, ma anche l’alleata Cina dipingono l’Occidente come minaccia per l’equilibrio mondiale e intento a conservare la propria supremazia nel mondo.
Come molte volte accade, la verità sta nel mezzo, dal momento che entrambe le fazioni colgono gli intenti altrui ed entrambe hanno nelle loro azioni degli interessi propri. Per risolvere questa crisi c’è poco tempo, grazie alla risoluzione ONU che invita ad una tregua olimpica. Speriamo che gli Stati coinvolti considerino effettivamente questa risoluzione, in ricordo dell’antica tradizione greca. Se così non fosse, perché ritenuta la mentalità ellenica troppo anacronistica, dovremmo confidare nel ricordo del barone de Coubertin. Vissuto nel XIX secolo, ripropose in chiave moderna i giochi olimpici, affinché le nazioni trovassero una competizione sana, che non passasse per spargimenti di sangue.
Questo suo pensiero restò dominante per gran parte della Guerra Fredda e auspichiamo che lo sia anche adesso. In caso contrario, confidiamo che la Cina, che non vuole vedere compromesse i suoi giochi invernali e con il suo ascendente verso la Russia, possa essere, per ora, la voce della ragione da sfruttare per eludere una catastrofe.