Come vivono i giovani l’affettività? Che significa amore nel 2022 per chi l’amore ha appena iniziato a scoprirlo?
Domande alle quali è impossibile dare una risposta univoca.
Risposte alle quali le sole parole non rendono giustizia.
Il collettivo “Oltre” si è occupato di raccogliere le testimonianze di giovani artisti locali e di renderle fruibili attraverso una mostra. L’evento si è svolto nella sede del collettivo, sul territorio del comune di Pomigliano D’arco (NA).
Visitando la sede nei giorni 22 e 23 ottobre i concittadini, e non solo, hanno avuto modo di ammirare le creazioni dei giovani artisti in un ambiente accogliente e accessibile a tutti gratuitamente.
Una stanza completamente buia, 4 pareti tappezzate di quadri e una torcia elettrica.
Nessun limite alla creatività: le opere esposte spaziano per stile e tecniche utilizzate, trattando lo stesso tema da diverse angolazioni con un linguaggio sempre originale.
Unico mezzo per addentrarsi in questo mondo è una torcia elettrica, perfetta metafora della curiosità che spinge il visitatore a cercare di scoprire la bellezza proprio dove gli occhi non arrivano.
Pochi ingredienti per un’esperienza immersiva nella quale lo spettatore diventa parte attiva. In un rapporto 1 a 1 con l’opera nasce la comunicazione: la prerogativa è che tutti siano liberi di scegliere la propria “giusta prospettiva” nella vita come nell’ammirare dell’arte.
Così facendo, ogni immagine assume un significato profondamente radicato nell’identità di chi guarda, come avviene per l’artista al momento della creazione.
Il messaggio dell’artista non va per questo perduto, poiché a ogni quadro si accompagna un componimento in prosa o in versi che ne racchiude l’idea originale.
Dai giovani, per i giovani: non solo arte
La scelta di mettere in piedi un evento del genere non si può certo dire casuale: il collettivo, infatti, si spende quotidianamente in attività sociali che mirano a offrire uno spazio di confronto e crescita.
Il tema indicato come fil rouge della mostra nasce proprio dai dibattiti sviluppatisi attraverso gli incontri organizzati dall’associazione al fine di sensibilizzare e dare supporto.
Una realtà che intercetta il bisogno di serenità e dialogo di una generazione spesso troppo individualista, nata da e per i giovani.
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“Fragile” – Quattro chiacchiere con l’autrice
“Fragile” nasce dall’esigenza di comunicare una fase di profonda incertezza che ha inciso sulla mia personale esperienza.
Oggigiorno ho l’impressione che i miei coetanei si siano assuefatti al meccanismo dei social e del “consumismo” sfrenato. La paura di impegnarci affinché qualcosa duri e l’illusione di poter avere tutto subito rendono le relazioni fragili, instabili.
I protagonisti del mio dipinto sono due amanti che vivono un momento di estraneazione in seguitosuccessivo ad un rapporto sessuale.
Dipingerlo è stato, per me, come un momento catrartico: nel personaggio femminile ho riversato tutte le preoccupazioni sopraggiunte in un periodo di riflessione e maturazione. La controparte è quasi fuori dal dipinto, sostituito dal fantasma di un amore idealizzato ma sempre più lontano.
L’intimità del momento appena trascorso
contrasta con l’alienazione, i corpi intrecciati sono l’antitesi delle menti che non trovano incontro.
La scelta del titolo rimanda all’aggettivo che più si addice a qualcosa di tanto prezioso quanto facile da perdere.