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Identikit di un modo di essere

Che cosa accomuna la famosa scrittrice italiana Susanna Tamaro, l’attore e regista inglese Antony Hopkins, ma anche l’attivista svedese Greta Thumberg, il famoso imprenditore statunitense Elon Musk, proprietario di Tesla e Twitter, e ancora Lionel Messi, il talentuoso calciatore argentino?
Tutti questi famosi personaggi, apparentemente molto diversi tra di loro, possiedono, a ben vedere, una serie di caratteristiche simili che rientrano in quello che viene definito disturbo dello spettro autistico.

Ogni anno, il 2 aprile, si festeggia la Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo (WAAD, World Autism Awareness Day), istituita nel 2007 dall’Assemblea Generale dell’ONU per sensibilizzare riguardo i diritti delle persone nello spettro autistico. Attorno a tali disturbi però, attualmente, esiste molta confusione e ignoranza. Per esempio, molto spesso, lo spettro autistico viene definito come una malattia e quindi sovente ci si rapporta con le persone autistiche come se fossero persone malate. Accade poi frequentemente che si definiscano le persone autistiche come individui freddi e distaccati o addirittura soggetti non in grado di provare emozioni; è anche diffusa la credenza che per affrontare i disturbi collegati allo spettro autistico servano solamente interventi medici o ancora che l’autismo si possa curare con sedute psicoanalitiche o che addirittura questi disturbi, presentandosi nei bambini anche di giovane età, possano poi scomparire con la crescita. Infine è opinione comune che l’autismo sia un disturbo molto raro che interessa solo poche persone.

In considerazione di tutte queste “credenze”, alcune delle quali anche molto radicate nell’opinione pubblica, è necessario fare un po’ di chiarezza attorno a questo tema.
Innanzitutto una definizione: lo “spettro autistico” può essere descritto come un particolare modo di essere di una determinata persona e corrisponde all’insieme di una serie di caratteristiche che la accompagneranno per la vita intera. Anche se si parla di “spettro” non ha nulla a che vedere con i fantasmi! Si utilizza invece questo termine per descrivere la varietà che contraddistingue le molteplici forme e diversità in cui si può esprimere l’autismo. Non si tratta quindi di una malattia ma di specifiche peculiarità che si possono ritrovare in alcuni individui. Inoltre l’autismo non è affatto un disturbo raro ma attualmente viene riscontrato in 1 bambino ogni 150 nati: in Italia vi sono circa 350.000 persone con autismo!

Le persone con caratteristiche tali da rientrare in questa categoria possono essere molto diverse tra di loro; esistono però delle peculiarità che si possono riscontrare con una maggior frequenza. Tra queste possiamo citare la difficoltà delle persone autistiche nell’intraprendere e portare avanti le comunicazioni e interazioni sociali: è proprio tale caratteristica che può erroneamente indurre a definire i soggetti con autismo come delle persone distaccate e anaffettive. Un’altra caratteristica che si ritrova spesso nelle persone con autismo è la presenza di comportamenti, interessi e attività limitati e spesso ripetitivi: per fare un esempio relativo ai personaggi famosi citati in precedenza, l’enorme passione, dedizione e caparbietà con la quale Greta Thumberg si è battuta e si batte per la salvaguardia dell’ambiente ha fatto di lei una delle più importanti ed influenti attiviste del mondo!

Se l’autismo è un particolare modo di essere che accompagnerà la persona per tutta la vita, allora appare logico interrogarsi se esistono interventi che possono aiutare gli individui con disturbo dello spettro autistico. Sicuramente interventi medici, terapie e sedute psicoanalitiche possono fare molto per le persone con autismo ma di sicuro non risultano sufficienti: sono innanzitutto necessari la vicinanza, l’amore e l’amicizia dei soggetti che entrano in contatto con queste persone, a partire dalla cerchia ristretta dei familiari, proseguendo poi con i compagni di classe, di lavoro e gli amici, gli insegnanti e gli educatori che interagiscono con le persone autistiche nei vari momenti della loro vita e che hanno un fondamentale ruolo di supporto nei loro confronti. Molto importanti sono infine i centri specializzati nello studio e nel trattamento di questi disturbi – nelle nostre zone ne esiste uno di eccellenza che è il C.A.S.A. (Centro Autismo e Sindrome di Asperger) dell’ospedale di Mondovì (CN) – e le specifiche associazioni nate sul territorio, quale ad esempio “Autismo Help Cuneo”, che organizzano convegni finalizzati alla divulgazione della conoscenza dell’autismo e intraprendono numerose iniziative volte ad ottenere fondi per supportare le famiglie in cui vi sono persone con autismo o facilitare l’inserimento di tali soggetti nel mondo del lavoro.


Marco Somà, 3D IC Villanova Mondovì

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