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La televisione italiana compie 70 anni

Buon compleanno tv!
La televisione italiana compie 70 anni

È il 3 gennaio 1954. Alle ore 11 sui pochi schermi presenti nel Paese compare l’annunciatrice Fulvia Colombo, che da Torino pronuncia la storica frase: “La RAI Radio Televisione Italiana inizia oggi il suo regolare servizio di trasmissioni televisive”.
Iniziava così la televisione italiana. Era una televisione molto diversa da com’è oggi: c’era un solo canale, si trasmetteva in bianco e nero e solo in alcune ore della giornata. Nei primi tempi i programmi iniziavano alle 17.30 con la TV dei ragazzi, si interrompevano con il telegiornale delle 20.45, fino alla chiusura delle 23.00. Inoltre non c’era la pubblicità, introdotta nel 1957 con Carosello, che andava in onda alle 20.30 e durava mezz’ora, dopo il quale solitamente si mandavano i bambini a dormire. Noi siamo abituati a vedere la televisione a qualunque ora, siamo bombardati dalla pubblicità e abbiamo la possibilità di scegliere tra tantissime proposte.

All’inizio le televisioni erano pochissime, si trovavano principalmente nei bar perché solo pochi potevano permettersele. Nel 1956 il suo costo era pari a cinque volte lo stipendio mensile di un operaio. Pertanto su tutto il territorio italiano le televisioni erano solo quindicimila. Oggi invece in tutte le case è presente un televisore, anzi spesso più di uno. Anche il suo aspetto è cambiato nel tempo. Dai primi televisori a tubo catodico si è poi arrivati a quelli con schermi al plasma o a cristalli liquidi.

Le prime trasmissioni dovevano servire non solo ad intrattenere, ma anche ad insegnare qualcosa. Uno dei programmi RAI più famosi, “Non è mai troppo tardi”, andato in onda dal 1959 al 1968 e condotto dal maestro Alberto Manzi, aiutò moltissime persone ad imparare a leggere e scrivere e a conoscere meglio l’italiano, visto che molti parlavano principalmente il dialetto.
Altri programmi importanti sono stati “Lascia o raddoppia”, quiz condotto da Mike Bongiorno, il “Musichiere” gioco musicale condotto da Mario Riva, “Canzonissima”, varietà con spettacoli, esibizioni e balletti, “Tribuna politica”, in cui giornalisti intervistavano politici.
In seguito la Tv ha iniziato a produrre anche sceneggiati di altissimo livello, tratti da opere letterarie, come “I Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni, “I Miserabili” di Victor Hugo, “La Cittadella” di Cronin, l’”Odissea” di Omero.

Poi furono introdotte importanti innovazioni: le trasmissioni a colori e il telecomando, diffuso tra gli anni ‘80 e ‘90. Eh sì, perché prima per cambiare canale si doveva girare una manopola direttamente sul televisore!
Negli anni ‘80 nascono altre reti e aumentano i programmi. La televisione occupa un posto sempre più importante nella vita quotidiana delle persone. Da un lato questo è un bene perché cresce la quantità di informazioni e di intrattenimento a disposizione, ma dall’altro si passa sempre più tempo davanti alla tv togliendo spazio ad altre attività soprattutto tra i ragazzi.
Per molti la tv ha svolto un ruolo centrale nell’informazione e ha permesso alle persone di essere testimoni di eventi eccezionali, come lo sbarco dell’Apollo 11 sulla Luna il 20 luglio 1969, lo scoppio della Guerra del Golfo il 2 agosto 1990, l’attacco alle Torri gemelle di New York l’11 settembre 2001, l’ingresso alla Casa Bianca del primo presidente afroamericano il 20 gennaio 2009.

Negli ultimi anni la televisione ha trovato in internet un aiuto, perché è possibile guardare o riguardare programmi televisivi su portali web anche dopo la loro messa in onda.
Anche se ci sono diversi modi per informarsi e intrattenersi, la televisione ha ancora una funzione importantissima: quella di unire.


Anna Canavero, 3A IC San Michele Mondovì

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