Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai per una selva oscura,
ché la diritta via era smarrita.

Nel 2020 è stato istituito il Dantedì, la Giornata nazionale dedicata all’autore dei versi più eloquenti e celebri della letteratura e padre della «lingua del sì»: Dante Alighieri. La scelta della data del 25 marzo indica il giorno in cui, secondo alcuni studiosi, ha avuto inizio il viaggio oltremondano che ha reso il nostro poeta eccelso.

Dante, un poeta immortale

Oggi Dante è visto, a ragione, come un personaggio inarrivabile e un mito da celebrare. È intuibile, però, che ai suoi tempi potesse non essere compreso completamente da tutti. Infatti, già tra i suoi contemporanei era un personaggio unico e riusciva a distinguersi da chiunque altro. Era un uomo appassionato, eclettico e visionario che si destreggiava in diversi ambiti: dalla politica alla poesia, dalla filosofia alla linguistica.

Il suo gusto per lo sperimentalismo ha reso la Commedia, la sua opera maggiore, tanto innovativa quanto inimitabile. Era destinata a non generare nulla di simile a sé stessa in nessun tempo e a non poter esser costretta in alcun genere letterario.

Non si limita a essere un semplice poema allegorico e nemmeno un’imitazione dei classici latini, né tantomeno una banale narrazione autobiografica. Si tratta di un autentico poema sacro che, oggi come allora, fa discutere e suscita meraviglia. Il genio dantesco è capace di trapelare da ogni parola, minuziosamente scelta o addirittura inventata ad hoc.

L’Alighieri non era benvisto come politico – infatti fu esiliato – e quasi nessuno gradiva le sue posizioni in ferma difesa del volgare. In qualità di poeta, personaggi come Boccaccio lo lodavano, mentre altri come Petrarca lo condannavano a una personale damnatio memoriae. Non ha ricevuto la meritata corona d’alloro e non è nemmeno ritornato a Firenze, ma il tempo ha affermato il suo inestimabile valore ed è per questo che oggi lo celebriamo orgogliosamente.

(Eventi in programma: https://cultura.gov.it/evento/dantedi-25-marzo-2023)

Antonella Di Palma
Antonella, vent'anni, studio Lettere moderne e abito tra le braccia del Vesuvio. Sono fatta per osservare, cercare verità e capire. Parlo tanto e sono testarda. Nutro un amore viscerale per la letteratura, la tenerezza, il francese, i fiori, le città che non ho mai visitato, il teatro, i capelli ricci, le perle, la musica, i bambini, l'azzurro, l'arte, il mare, le parole dette senza paura, la luna, la filosofia, Napoli, il cielo, l'onestà, i gatti, la pioggia, la poesia, il silenzio, le fotografie, gli abbracci, le passeggiate fianco a fianco.

You may also like

Leave a reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

More in Eventi