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Lo scorso marzo ha ricevuto il riconoscimento “Isabella Doria”, dedicato all’intraprendenza femminile

“Credete in voi stessi e non rinunciate ai vostri sogni”. È questo il messaggio che la professoressa Amalia Ercoli Finzi, prima donna a laurearsi in ingegneria aeronautica in Italia, ha lanciato ai numerosi ragazzi che erano presenti, lo scorso 9 marzo a Farigliano, per la consegna del premio “Isabella Doria”, evento organizzato dal Comune e dalla Biblioteca.

Il nome del premio deriva dalla marchesa, Signora di Farigliano, che fece sì che le due fazioni del paese, i Craciot e i Gesian, sempre in lotta tra loro, facessero pace tramite una disfida ai birilli, riservata alle sole donne.
L’evento è iniziato alle ore 15 con i ringraziamenti da parte del sindaco di Farigliano, Ivano Airaldi, e della responsabile dell’incontro, la professoressa
Antonella Ratto. Dopodiché una giornalista di “Targato Cn”, Arianna Pronestì, ha posto alla signora Ercoli Finzi alcune domande sulla sua vita. Così la scienziata ha raccontato che fin da piccola era molto curiosa e spesso si domandava: “Perché le cose funzionano così?”.
In seconda elementare capisce che avrebbe voluto fare l’ingegnere. Nel 1962 va a Busto Arsizio, in provincia di Varese, al liceo scientifico. Una volta diplomata si iscrive al Politecnico di Milano, dove supera gli esami e diventa professoressa di matematica e docente di meccanica orbitale.
Oltre a lavorare al Politecnico la professoressa Ercoli Finzi è stata consulente della NASA, della JAXA, l’agenzia spaziale giapponese, dell’ASI e dell’ESA, l’agenzia spaziale europea.
E’ stata a capo della “Missione Rosetta” alla quale ha dedicato vent’anni della sua vita.
Amalia Finzi ha visto la storia dello Spazio fin dall’inizio, da quando la NASA ha lanciato l’Apollo 13.
La professoressa è sempre stata molto legata alla sua famiglia, soprattutto a sua nonna, la quale è stata un esempio per lei, e suo marito, che lo definisce “d’oro”.
La scienziata ha infine detto ai ragazzi che a scuola non ci devono essere distinzioni di genere, che devono sempre credere in loro stessi, non rinunciare ai loro sogni e, quando saranno grandi, dovranno trasmettere ai loro figli ciò che hanno imparato perché il futuro è nelle loro mani.
Dopo lo straordinario racconto della professoressa Finzi ci sono stati molti altri ringraziamenti da parte di sindaci e amministratori della Provincia di Cuneo e della Regione Piemonte.
L’evento si è concluso con la consegna del premio “Isabella Doria” e, come omaggio della biblioteca del paese, un mazzo di fiori. Inoltre, il sindaco Airaldi ha regalato ad Amalia Ercoli Finzi la sagoma di un gatto rosso, il simbolo di Farigliano. I bambini delle elementari le hanno fatto altri doni e messaggi.
Al termine dell’incontro i ragazzi presenti fatto una foto con Amalia per ricordare questo giorno.


Lucia Giordano, 2F IC Farigliano

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