“Did you see the frightened ones?
Did you hear the falling bombs?”
Così cantavano i Pink Floyd nel celeberrimo album “The Wall”, rimandando all’infanzia di Roger Waters segnata dai bombardamenti tedeschi.
In questo periodo storico, sentendo quello che sta succedendo in Ucraina e vedendo i video che impazzano da un lato all’altro di internet, il mio pensiero è partito subito a quella canzone, paurosamente tornata attuale; o forse mai diventata un’opera legata a un passato che ci siamo lasciati alle spalle.
Così vedo ciò che è la guerra: un enorme titano generato dalla perversione umana che copre il cielo col suo manto di fumo e distruzione, celato dalle più disparate maschere. Esportare democrazia, l’autodeterminazione dei popoli, lo spazio vitale, bellissime scuse per addolcire una pillola: cioè che in guerra, l’unica vincitrice è la morte.
Argomento chiuso.