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L’Oriente festeggia per accogliere un anno di prosperità

“Il 10 febbraio 2024 sono iniziati i festeggiamenti del Capodanno Lunare, una festa tradizionale dell’estremo oriente, che dura sette giorni. Questa ricorrenza avviene ogni anno con la seconda luna nuova dopo il solstizio d’inverno.
Ogni anno rappresenta un animale dell’oroscopo cinese, e quest’anno è stato scelto il Drago verde di legno che rappresenta prosperità.
La tradizione principale è quella delle lanterne, dove le famiglie si riuniscono portando lanterne colorate che riempiranno il cielo con le loro luci e le candele che si accendono nelle abitazioni per guidare gli spiriti benauguranti verso casa. Si praticano anche danze e sfilate con costumi.
Il capodanno lunare nasce da un mito cinese che dice che in Cina, nell’antichità, viveva un mostro di nome Nian, che ogni 12 mesi usciva per divorare gli uomini. Per evitare ciò si doveva spaventare il mostro, che era terrorizzato dai rumori forti e dal colore rosso, allora iniziarono a festeggiare il nuovo anno con fuochi d’artificio, danze, canti e con l’uso del colore rosso.
Da quel momento si iniziò a festeggiare il capodanno lunare.
Durante il capodanno cinese molte persone scelgono di indossare i magnifici abiti tradizionali, eccone alcuni: l’Hanfu è un antico abito cinese, risalente alla dinastia Han. Per questo vestito vengono utilizzate varie stoffe come seta e cotone, tinti di vari colori ma per il capodanno cinese si è soliti usarlo rosso.
Il Qipao è un vestito cinese, nato per nascondere il fisico femminile e le donne erano costrette a indossarlo. All’inizio era lungo e largo, ma
dall’ Ottocento (anni 20 e anni 30) è diventato come si conosce al giorno d’oggi: il colletto stile coreano è stato accorciato e ornato di bottoni, la gonna è stata accorciata e a volte ci sono degli spacchi laterali. Il Qipao è solitamente realizzato in seta, cotone e raso, viene decorato con fantasie floreali e altre decorazioni.”


Alice Severino, 1B IC Millesimo – Millesimo

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