Halloween è passato da un pezzo. Fantasmi, zucche e costumi da vampiro sono tornati nel cassettone di casa in attesa della prossima notte dedicata a Jack-o’-lantern. Qualcosa però è rimasto con noi. O… meglio, è rimasto nel controller dei videogiocatori.
I survival horror hanno sempre accompagnato la vita del medium videoludico, combattendo ferocemente per conquistarsi una nicchia. Ultimamente i loro sforzi sembravano non premiare sul mercato, ma, nell’ultimo periodo, qualcosa sembra davvero aver riportato in auge il genere.
Vediamo quali sono i progetti più interessanti da tenere d’occhio.
Konami torna a Silent Hill
Le voci di corridoio si erano fatte davvero troppo insistenti perché si rivelassero fake. Il 19 ottobre 2022, dopo anni di attesa per gli appassionati, Konami ha finalmente annunciato il ritorno della sua IP horror Silent Hill, che tanto successo e clamore ha raccolto negli anni passati.
Durante la Silent Hill Transmission andata in onda alle 23 italiane, la corporation di Chūō ha cominciato alla grande con Silent Hill 2 Remake. Frutto del lavoro del Bloober Team, il remake del titolo più malinconico della saga vanterà le musiche di Akira Yamaoka e i disegni di Masahiro Ito, storici membri del leggendario Team Silent.
Alla bomba iniziale segue Silent Hill: Townfall. Sviluppato da da Annapurna Interactive, avrà un gameplay basato sulla narrazione. Il trailer che ha annunciato il gioco strizza l’occhio alle origini della saga, ma non abbiamo ulteriori dettagli. Credo ne sentiremo parlare nel corso del prossimo anno
Il terzo titolo annunciato è Silent Hill f: ambientato nel Giappone del 1960, personalmente è il titolo che mi incuriosisce maggiormente. Sviluppato da Neobards Entertainment, avrà una trama interamente curata da Ryukishi07 (autore di When They Cry) e il character/creature design sarà progettato da kera.
Capcom e quel ‘cattivo ospite’ che non se ne vuole andare
Non c’è due senza tre e con il tre il quattro vien da sé.
Nessuna grossa sorpresa: Resident Evil 4 Remake è la naturale operazione dopo i successi portati dai remake dei capitoli precedenti. Del resto Resident Evil 4 è uno dei capitoli più apprezzati e iconici, sicuramente uno dei più venduti in assoluto, ripubblicato svariate volte su quasi tutte le piattaforme dal 2005 a oggi.
L’operazione è un ottimo modo per riscoprire un titolo che ha ridefinito per sempre il genere. Il cambiamento è avvenuto in un modo concettualmente molto semplice: agendo sulla posizione della telecamera. Rispetto ai suoi predecessori, è il primo della saga a optare per la telecamera posizionata sulla spalla del personaggio, favorendo dinamica e azione a dispetto di un gameplay meno teatrale e psicologicamente più rilassante.
Un’idea che il team definirà poi come «nata in modo naturale», ma che fu rivoluzionaria per gli sparatutto in terza persona, tanto da divenire di fondamentale ispirazione per Epic Games e il suo Gears of War.
Uscirà il 24/03/2022, non lasciatevelo sfuggire.
Risvegliando Giger e Carpenter
Ne ho già accennato nei precedenti articoli, ma la data 2/12/2022 potrebbe ridefinire per sempre il concetto di horror all’interno del gaming: The Callisto Protocol pare non ci farà dormire la notte per molte notti.
Il titolo, definito come un videogioco quadrupla A, sta venendo pubblicizzato e analizzato attraverso una docuserie dedicata sviluppata proprio dal team, Striking Distance Studios. Glen Schofield, il papà di Dead Space, sta utilizzando questa serie per instillare preventivamente il terrore nei giocatori, raccontando un percorso che porterà i coraggiosi giocatori ad affrontare il terrore dell’isolamento e della vulnerabilità.
Lo studio sembra aver preso a piene mani dall’immaginario di John Carpenter, raccontando di un’umanità spezzata, sia psicologicamente che anatomicamente: il giocatore sarà chiamato ad affrontare la paura nella propria mente, oltre agli abomini deformi che popolano la base carceraria Black Iron, facendo luce sugli oscuri e inquietanti segreti sepolti sotto la superficie di Callisto.
Non meno inquietante è l’avventura proposta da Ebb Software: Scorn è uno di quei titoli che ha intrigato milioni di giocatori fin dal primo trailer. Nonostante il gameplay si basi più sulle meccaniche puzzle che su quelle survival, lo straniamento e l’orrore percepiti all’interno dell’opera lo pongono perfettamente all’interno della categoria in discussione.
Un universo biomeccanico che pare arrivare direttamente dalla mente di Hans Ruedi Giger. Il mondo di Scorn racconta una horror-story profonda e inquietante, con un finale enigmatico. Un mondo senza parole, ma che utilizza suoni, ambientazioni, situazioni e colori per creare un quadro di complessa interpretazione, ma al contempo di grandissimo fascino.
A quanto pare, nonostante un andamento altalenante, i survival sono vivi e vegeti.
Un po’ come le maledizioni, tornano sempre. Non importa quanto il mercato sia difficile, la paura è una delle leve emotive più forti da utilizzare. Combattono per esistere, anzi per sopravvivere, proprio come fanno i protagonisti delle loro storie.