“La costituzione non conferisce il diritto all’aborto” così recita la sentenza made in US che ha sconvolto l’Occidente. Una sentenza attesa da mesi quella che la Corte Suprema ha reso pubblica nella giornata di ieri e dunque una sentenza non così inaspettata che avrebbe dovuto trovare i media democratici più preparati e provocatoriamente più democratici.
Sottolineo democratici proprio perché una messa in discussione dell’aborto non necessariamente è una sconfitta ma forse, una rimessa in dialogo di pratiche che 50 anni fa trovavano posizione estreme ed inconciliabili fra loro a doversi affrontare sul terreno politico ed etico. Ritenere la sentenza della corte suprema “Sentenza schock” (Il Sole24 ore) non è del tutto corretto: La Corte Suprema ha declassato l’aborto a diritto costituzionale delegando i singoli stati a legiferare su di esso e aprendo così alla possibilità di un dibattito civile e responsabile che sappia coniugare le più recenti scoperte sull’inizio vita agli approfonditamente morali ed etici che singole filosofie e confessioni religiose hanno portato avanti nel corso di questo mezzo secolo.
Le reazioni e l’invito al dialogo
Il giornale di ispirazione femminista Freeda ha invitato all’inizio della lotta “attivisti, organizzazioni e istituzioni che continueranno con più forza che mai a impegnarsi per garantire l’accesso ad aborti sicuri per i milioni di donne che oggi vedono minacciati i loro diritti, diritti che dovrebbero essere inalienabili”.
Ma forse questa non è l’ora della lotta, essa potrebbe essere l’ora “del dialogo civile” (USCCB Statement on U.S. Supreme Court Ruling in Dobbs v. Jackson) e di veri e propri tavoli di confronto dialogante che sappia trovare, in questa nuovo terreno edificabile, la capacità di soluzioni condivise alle gravidanze indesiderate e difficili.
Non dunque solo un “sad day” per l’America, come Joe Biden ha dichiarato, ma un vero e proprio “dialogue day” per tutta la cultura occidentale e le sue anime.
Che sia un nuovo inizio per il modo di intendere i diritti etici della vecchia Europa?
Le reazioni. Sentenza Usa sull’aborto, «l’ora di riflettere insieme»
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