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La settimana corta “stravolge” la vita degli studenti

La cosiddetta “settimana corta” ha riscosso gradualmente sempre maggiore successo presso gli istituti scolastici della provincia di Cuneo e, per il prossimo anno scolastico, si preannunciano ancora novità.
Tutte le scuole superiori di Mondovì adotteranno questo modello orario per l’anno scolastico 2024-2025: il sabato non si terranno più lezioni e la prima e l’ultima ora dureranno 50 minuti. Inoltre, gli studenti che seguono un percorso scolastico che prevede ore ulteriori alle 30 settimanali, dovranno frequentare lezioni pomeridiane per raggiungere il monte ore.
Abbiamo chiesto il parere di alcuni rappresentanti delle istituzioni scolastiche cittadine.
Il Dirigente Scolastico dell’Istituto Cigna – Garelli – Baruffi, professor Giuseppe Cappotto, afferma che questo cambiamento rappresenta un miglioramento per gli studenti e per le famiglie, perché nel fine settimana ci si potrà dedicare di più allo sport, agli interessi comuni, agli affetti, ma anche allo studio, con tranquillità, senza lo stress del sabato. Ha anche sottolineato che i trasporti ed i consumi saranno adeguati al nuovo orario e si prospetta un ulteriore risparmio energetico. Inoltre, ritiene che, grazie a questo cambiamento, si possa verificare un aumento del rendimento scolastico degli studenti.
Il Collaboratore Vicario del Dirigente dei licei Vasco – Beccaria – Govone, professor Federico Demarchi, pensa che il rendimento scolastico non aumenterà, ma ci sarà una ridistribuzione degli impegni, infatti anche i compiti saranno assegnati in modo differente.
Secondo la maggior parte dei docenti interpellati, in questo modo gli alunni avranno più tempo libero.
La professoressa Marina Beccaria ritiene che questa nuova organizzazione sia positiva perché andrà incontro a quella che è la situazione del nostro territorio, adeguandosi agli altri cicli di studio monregalesi, anche se richiederà un periodo di adattamento.
Il professor Simone Mammola, docente e responsabile di sede del Liceo Vasco – Beccaria – Govone, esprime però le sue perplessità riguardo al fatto che molti studenti residenti fuori Mondovì, costretti ogni giorno a viaggi discretamente lunghi, dal prossimo anno torneranno a casa ancora più tardi e mancherà loro il tempo per studiare.
Le interviste agli studenti hanno confermato che il nuovo orario piace. I ragazzi pensano che potranno organizzarsi meglio nello studio e che avranno più tempo da dedicare allo sport e agli hobby.
Abbiamo interpellato anche alcuni genitori che si sono dichiarati favorevoli a questa variazione d’orario che permette, dicono, una migliore organizzazione familiare.
Un’ultima considerazione riguarda noi, futuri studenti degli istituti superiori. Questa tipologia di orario è già stata adottata nella scuola primaria e nella secondaria di primo grado, quindi, è già un’abitudine consolidata svolgere le lezioni dal lunedì al venerdì.


Luna Jerinic, Diego Mauro, Valerio Carazzone, 2-3C IC Mondovì

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