Il 4 marzo del 2022 è “salpato” “ORO BLU”, il nuovo album di Bresh, artista genovese classe 1996. A distanza di quasi due anni da “Che io ci aiuti”, repack del disco “Che io mi aiuti” e ultimo progetto pubblicato da Bresh prima di quest’ultima fatica, l’artista appartenente all’immaginario del collettivo Drilliguria regala ai suoi ascoltatori un viaggio nella musica di questi e altri tempi che parte dalla sua amata “Zena” per raggiungere i più disparati e brillanti orizzonti.

Il 2021 di Bresh
Nel corso del 2021 Bresh aveva deliziato i suoi fan con due singoli, andati molto bene, più varie strofe nei progetti dei colleghi. Il primo è “Angelina Jolie”, che ha raggiunto l’importantissimo traguardo del disco di platino e che ha permesso al talento proveniente dalla riviera ligure di allargare notevolmente il suo bacino di ascoltatori. Il secondo invece è “Caffè”, hit estiva che ha confermato il grande stato di forma di Bresh. Questi due singoli erano però solamente delle piccole ricognizioni in attesa di un viaggio più corposo, di cui ora finalmente disponiamo del biglietto.

Andrea – Un De André dei giorni nostri
Dopo qualche mese di sostanziale quiete, quasi in concomitanza con l’annuncio del nuovo album, a metà febbraio viene pubblicata “Andrea”. Il singolo è una perla rara che appare liberamente ispirata a Fabrizio De André, rendendo chiare l’intenzione e l’ambizione di Bresh di farsi carico di portare avanti orgogliosamente la stagione del grande cantautorato genovese.

I pregi di “ORO BLU”
“ORO BLU” è un progetto estremamente completo e organico, che tecnicamente brilla sia dal punto di vista delle produzioni, varie, di qualità e perfettamente cucite addosso allo stile e alla direzione artistica di Bresh, che da quello dei testi, che trattano con un occhio critico e un punto di vista alternativo e peculiare svariate tematiche.

Il viaggio delle produzioni
Per quanto riguarda i beat, a cui in singole tracce hanno lavorato anche Michelangelo, Greg Willen e Crookers, il sodalizio tra Bresh, il produttore Shune e il musicista Dibla rende questo disco un vero e proprio viaggio. Un viaggio che parte dalla musica acustica suonata per accogliere ponderate ma azzeccatissime sfumature di musica elettronica. Un viaggio che parte dalla tradizione genovese fino a modificarsi per effetto di mirate influenze musicali da ogni parte del mondo.
Una penna che scioglie le maschere
A proposito di testi e temi invece Bresh dimostra sempre la sua grande dote nel fissare in rime pensieri e riflessioni che esprimono un modo di vedere il mondo attento e curioso. L’artista di Genova infatti riesce a far emergere aspetti del mondo e dell’animo umano che spesso si celano dietro a delle maschere. Caratteristiche ed emozioni che abbiamo sotto il naso tutti i giorni ma che riusciamo a cogliere solo grazie all’interessante punto di vista di Andrea. Questa incredibile peculiarità della penna di Bresh rende perciò “ORO BLU” una sorta di interessantissima e godibilissima crociera sonora alla scoperta dei segreti nascosti del mondo e dell’uomo.
Il punto di vista dei featuring
Andrea ha inoltre deciso di frammentare ulteriormente il punto di vista che il suo progetto avrebbe proiettato sul mondo ospitando diversi featuring. Questi danno un valore aggiunto all’album pur non intaccando la natura originaria del disco: Rkomi, Izi, gli Psicologi, Tony Effe, Massimo Pericolo e Francesca Michielin.

4 (+1) tracce da ascoltare
(1) Ulisse
L’inizio del viaggio, che anticipa e racchiude le tematiche e le sonorità che caratterizzeranno l’intero disco.
(2) Andrea
Il brano in cui l’artista genovese raccoglie orgogliosamente l’eredità del cantautorato della sua città.
(3) Alcool & Acqua
La combo tra Bresh e gli Psicologi si rivela a dir poco esplosiva, nient’altro da dire.
(4) Svuotatasche
Un bellissimo pezzo, in cui Andrea tira fuori il meglio di sé mettendo in musica un’idea molto originale facendo uso della sua straordinaria penna.
(+1) Rabbia Distillata
Un brano di “Che io mi aiuti”, primo album di Bresh, perfetto da ascoltare in caso non ne avessi mai sentito parlare. Contiene tutte le unicità di Andrea che sono state poi sviluppate e approfondite con il disco “ORO BLU”.
Un piccolo capolavoro
Se lo scorso progetto di Bresh era già incredibile e presentava tutte le qualità che lo rendono un artista unico, con l’album “ORO BLU” Andrea ha dimostrato di essere riuscito non solo ad affinare i suoi punti di forza, ma anche di essere diventato un cantante molto completo e di avere sviluppato una sempre più nitida identità artistica.
Questi fattori concorrono a rendere “ORO BLU” un piccolo capolavoro, uno splendido scoglio dorato che si erge nel mare della piattezza musicale contemporanea.