Da piccola mia nonna mi ripeteva sempre: “gli amici si contano sulle dita di una mano”  e io talvolta pensavo che stava dicendo una bugia perché per contare i miei amici non bastavano le dita di tutte le mani e dei piedi. Poi ho capito mia nonna cosa intendeva. Probabilmente perché ho compiuto vent’anni e il mondo a vent’anni lo vedi da un’altra prospettiva. Ciò che mia nonna intendeva è che gli amici veri si contano sulle dita di una mano. Allora l’analisi risulta più semplice, perché gli amici li riconosci da poche piccole cose: lo sguardo sincero che hanno quando gli racconti ciò che ti passa per la testa; i consigli che ti danno che spesso coincidono con quelli di tua madre; il tempo che impiegano a correre da te quando qualcosa non va; la gioia che hanno nel condividere tutto con te. 

Queste piccole cose mi hanno fatto capire quali erano le mie amiche vere, quelle sulle quali sapevo di poter contare per la vita, senza esitazioni. 

L’ho capito solo a vent’anni, perchè a vent’anni, il mondo assume un’altra forma. 

Quando hai vent’anni, capisci che è salutare circondarsi di persone. Sei cresciuto, non ti diverti allo stesso modo dei ragazzini di sedici anni. Certo, un po’ ti manca quel divertimento spensierato e sereno e infantile, ma riesci a divertirti lo stesso, anche con la testa sulle spalle. Vanno bene le serate in discoteca, le uscite romantiche, gli aperitivi in spiaggia. 

Ma comprendi anche l’importanza del benessere personale. 

Trovi sodddisfacente fare una camminata all’aria aperta. 

Leggere un libro tra i raggi del sole che penetrano dalla tua finestra. 

Ti piace programmare viaggi per staccare un po’ la spina. 

Trovare le giuste persone con cui chiacchierare ore e ore.  

Vorresti che le giornate no, non arrivassero mai, ma a vent’anni arrivi alla conclusione che esistono giorni e giorni, e per superare quelli brutti, va bene piangere e urlare, perché tenersi tutto dentro non aiuta, e per superare il dolore bisogna accettarlo.  

I tuoi ideali, i tuoi obbiettivi, e soprattutto le tue credenze, che hanno segnato la tua vita per intero, cambiano. Pensi di aver sbagliato qualcosa, di non aver colto la giusta occasione. 

Non è così.

Hai soltanto bisogno di tempo.

Non cercare di voler adempiere a tutti gli impegni nel minor tempo possibile. 

Hai bisogno days off. Te li meriti. 

Come meriti le risate e i baci e il sole.      

Quando hai vent’anni hai paura di abbandonare la tua famiglia, di fare la lavatrice da sola senza curarti delle differenze dei colori, ti spaventa dover apparecchiare solo per un posto a tavola e non poter contare sul sorriso dolce di mamma e un abbraccio caldo di papà dopo una giornata di intenso lavoro. 

A vent’anni sono queste le cose che ci spaventano, perché si perdono tutte le certezze che per una vita ci hanno accompagnati. Pensiamo di essere giunti alla fine del percorso, e invece, siamo solo all’inizio. Crediamo di avere tutte gli strumenti necessari per affrontare la vita, e invece, il libro delle istruzioni è ancora bianco.  

Ti senti un pesce fuor d’acqua, perché sono anni di limbo. A vent’anni vorremmo vedere i nostri progetti realizzati, ma intuiamo bene che affinché essi prendano forma, devono avere alle spalle una solida struttura, di formazione ed esperienza. 

Non ti preoccupare se hai vent’anni e ti senti insicuro, ansioso e illuso, si sentono tutti cosi in questi anni. 

Benedetta Manca
Il mio nome è Benedetta Manca, mi mancano nove mesi e non sarò più adolescente, quindi cerco di vivermi al meglio tutti momenti. Non ho mai avuto fretta di crescere, ho sempre colto tutte le possibilità che mi venivano offerte e vissuto in fondo tutte le avventure. Mi auguro che potrò sempre riuscire a farlo anche quando farò completamente parte di quel mondo degli adulti, tanto presi dal processo del capitalismo, da non badare ad altro, a ciò che davvero conta nella vita: le passioni. Coltivare le proprie passioni é ciò che rende ogni essere umano vivo e consapevole della propria esistenza. Una delle mie è la scrittura e spero di farlo notare tramite i miei articoli.

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