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Sul palco dell’Ariston si parla anche di guerra e di immigrazione attraverso le canzoni.

Ghali e Dargen D’amico chiedono un cessate il fuoco nei territori attualmente teatro di guerra.
In mezzo ai brani destinati a diventare tormentoni e che faranno ballare i ragazzi, due giovani cantanti si sono distinti per aver toccato argomenti molto delicati e seri: la guerra che ancora oggi interessa molti paesi del mondo e il fenomeno dell’immigrazione.
Ghali nel testo della sua canzone immagina di dialogare con un extraterrestre che vede il mondo con “occhi puri”.
In un passo della sua canzone Ghali dice:

“Non mi sento tanto bene,
Però
Sto già meglio se mi fai vedere
Il mondo come lo vedi tu”


Per Ghali è difficile non preoccuparsi di quello che succede nel mondo, come fanno i bambini con la loro ingenuità, incapaci di vedere il male nelle cose. Per questi suoi messaggi di non violenza è stato criticato dall’ambasciatore di Israele, che ritiene che Ghali si sia schierato dalla parte della Palestina attualmente sotto attacco da parte di Israele.
Il giovane cantante ha però esplicitamente detto che non si vergogna di parlare di pace e che lo fa già da anni attraverso i suoi testi.

Il trapper è stato ospite nella puntata di “Che Tempo Che Fa” della domenica successiva alla fine del Festival e anche qui ha fatto notare la sua voglia di provare a cambiare le cose dicendo che è brutto vivere in un mondo dove si insegna ai ragazzi che la pace è la cosa più importante, ma poi non si fa nulla di concreto per averla.
Anche Dargen D’amico, nella sua canzone “Onda alta”, fa molti riferimenti più o meno espliciti al problema dei migranti e dei loro viaggi verso la salvezza toccando un tema impegnativo.
Il lato umano della sua canzone è stato apprezzato dal cantante Diodato che ha avuto il compito da Amadeus di presentarla dato che l durante la terza serata del Festival di Sanremo, ma anche in questo caso ci sono state critiche sul fatto di trattare di politica in una rassegna canora.
Dargen D’amico ha ironizzato sul fatto di avere espresso la sua opinione e ha ribadito semplicemente di avere cantato i pensieri che tanti di noi hanno in comune.
Noi ragazzi infatti crediamo che sia giusto esprimere le proprie idee con la musica e che attraverso le canzoni si possano toccare tanti argomenti seri con apparente leggerezza.
Infatti, grazie alla musica riusciamo a sensibilizzarci alle notizie di cronaca interessandoci di più a ciò che accade nel mondo.


Brezzi Clelia, Garello Giulia, Naji Malak, 3A IC Mondovì 2

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