Gattino di Matteo Galasso

Oggi, 17 febbraio è la 33esima Giornata Nazionale del gatto, uno degli animali domestici più amati al mondo e dagli italiani. Solo in Italia la popolazione felina conta circa 7,5 milioni di esemplari, tuttavia avere un dato preciso è praticamente impossibile dato che l’iscrizione all’anagrafe felina per i gatti non è obbligatoria su tutto il territorio nazionale.
Ma perché viene dedicata proprio la giornata del 17 febbraio a questi felini? 

La data è stata scelta attraverso un sondaggio svolto nel 1990 dalla giornalista di Tuttogatto Claudia Angeletti, un vero e proprio referendum che ha stabilito in maniera permanente la giornata dei felini domestici.
Ma perché proprio febbraio e perché proprio il 17?
Febbraio secondo un’antica tradizione medievale è il mese dei gatti e delle streghe, mentre il numero 17 vorrebbe sfatare tutti i miti legati alla sfortuna di cui i felini sono portatori sani. Un esempio? L’incontro con un gatto nero, a cui è dedicata la giornata del 17 novembre. Un’altra chiave di lettura sottolinea anche come nel numero 17 sia racchiusa la leggenda delle sette vite feline.
Ma questo accade solo in Italia e in alcuni altri stati come la Polonia, la Russia, gli Stati Uniti e il Giappone (tutti con date e tradizioni diverse).
La giornata Internazionale, invece, è fissata per l’8 agosto ed è stata istituita dal Fund For Animal Welfare nel 2002 (IFAW). 

Tra le tante leggende che offuscano il mondo animale vogliamo sfatarne alcune relative ai nostri amici gatti: 
  • Non vedono al buio: grazie alla presenza di uno strato di cellule riflettenti di colore giallo-verdastro posto dietro la loro retina, il cui nome scientifico è ‘tappeto di luce’, la luce viene amplificata permettendogli di avere un’ottima capacità visiva al buio, sfruttando le onde riflesse.
  • Non odiano l’acqua: ci sono diversi gatti di razza che sono abili nuotatori, come i Van. Il fatto che si sentano a loro agio in acqua deriva dal fatto che sono stati costretti ad abituarcisi, nel corso della loro evoluzione. Il gatto turco Van ha dovuto imparare a pescare per potersi alimentare, così come i Maine Coon, i Bengala e gli Abissini
  • Paese che vai usanza che trovi: in Giappone i gatti neri portano ricchezza e gioia. Lo attestano i Maneki neko, le sculture giapponesi che raffigurano gatti di colore nero, associati alla fortuna, alla buona salute e al benessere economico.
Statuetta Maneki Neko
Marwan Chaibi
Prima autore, poi Direttore ed ora Presidente. Classe 2002. Sono Diplomato in Chimica e Biotecnologie e studente universitario. Scrivo per alcune riviste online, parlo, racconto, leggo. Collaboro con tantissime associazioni e enti, ma di questa in particolare sono il Presidente, e non posso far altro che essere orgoglioso nel rappresentarla e fortunato nel viverla tutti i giorni. Mi piace fare bene, del bene, per il bene degli altri!

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