L’arte del pittore fiorentino Luca Alinari rivive in questo delizioso documentario realizzato da Lorenzo Borghini e prodotto da Garden Film. L’opera avvalendosi della presenza carismatica e della naturale vocazione al racconto dell’artista stesso s’immerge nelle sue nuove e immaginifiche visioni colorate.

Le riprese articolano testimonianze e letture dell’artista insinuandosi nelle fasi più intime e delicate del suo processo creativo, alternandosi a interviste di amici e collaboratori. Il film così da spessore e tridimensionalità alla figura di Alinari, ritraendo una figura sfaccettata e complessa, dando rilievo alle sue tormentate vicende personali. La genuinità e l’artigianato che hanno dato vita a queste pitture vanno a braccetto con la storia della sua figura pubblica. Da una parte la voce rilassante e morbida del pittore racconta il proprio sguardo, dall’altra conoscenti e amatori svelano dettagli inediti sul suo lavoro.

Le interviste sono ben condotte, si sente il talento di Borghini nel saper mettere a proprio agio e tirare fuori il meglio dalle sue fonti. I soggetti si confidano alla macchina da presa come se avessero davanti un vecchio amico, si avverte un profondo senso di calore in alcuni momenti. La fotografia rimanda alle tinte pastello dei quadri di Alinari, mantenendo una composizione dalle linee decise che dona un senso di confortevole astrazione alle immagini. “Il pittore dei due mondi” è un lavoro di ottima fattura che ha il pregio di far conoscere un artista da sempre rimasto sottotraccia.

Luca Alinari nel suo studio
Luca Delpiano
Vedo Film e ogni tanto ne scrivo. A volte faccio cose che si possono guardare. Morirò.

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