Skip to main content
Matteo Bussola

“Il rosmarino non capisce l’inverno” è il titolo che Matteo Bussola dà al suo Romanzo di Racconti. Eh si, un romanzo costruito tutto sui racconti di 18 quasi 20 donne. É un libro di richiami che viene presentato a Portici di Carta 2022.

Il romanzo si apre con un funerale, una donna che unisce tutti gli altri personaggi, facendo scoprire loro qualcosa di loro stesse che sino ad allora ignoravano. Ed è qui che questo personaggio diventa il catalizzatore delle loro vite. Permettendo così all’occhio di Matteo uno sguardo sulle vite dei singoli personaggi. Tutte vite complicate, difficili ma non per questo prive di vitalità. L’autore propone attraverso queste vite una riflessione, cercando i far riflettere su quegli stereotipi che ancora regnano liberi nella nostra complicata società.

“L’idea del libro è nata per due ragioni, la prima per un sentimento-fastidio di abnegazione del femminile che dipinge le donne come principesse disperate, madri o delle innamorate appassionate. O come delle eroine belle per statuto, contrarie per copione. in mezzo a queste polarità ci sta la vita vera: magari ragazze che hanno una vita più ordinaria ma che non per questo hanno problemi meno gravi. E queste sono per me quelle che volevo indagare. E per provare a cercare di conoscere meglio quello che non conosco già” dice Matteo.

Copertina del romanzo

Il titolo e la copertina di questo libro hanno una storia particolare che merita di essere raccontata. L’autore ha consegnato questo libro con un “ritardo sconsiderato”. Al momento della consegna si è accorto che il libro non parlava più di quello che pensava lui, e anche in Einaudi se ne sono accorti.
Quindi il titolo andava cambiato. Brainstorming per capire quale titolo fosse più adatto, ore e ore di chiacchierate e proposte. L’autore approfittando del momento di “panico” propose “Il rosmarino non capisce l’inverno” che aveva pronto già da cinque anni e che ha proposto per ogni libro precedente e che è sempre stato rifiutato. L’Einaudi compatta ha deciso che questa volta il titolo era perfetto. E anche per la copertina c’era panico, bisognava trovare l’illustrazione dati i tempi stretti. E allora, visti i tempi stretti, Matteo ha deciso di farsela da solo. Manda un bozzetto in Einaudi e al primo colpo piacque a tutti.
La copertina richiama vagamente le vicende del romanzo, collegandosi alle vite delle 18 ragazze che lo attraversano. I lividi, il cerotto sono un richiamo forte anche alla dedica iniziale del romanzo: A te che cadi, a te che resti li”.
Ma da dove nascono alcuni personaggi di questo romanzo?
Nascono da una opportunità offerta a Matteo, quando il direttore di Effe gli ha chiesto una voce maschile (dato che la redazione era tutta al femminile), con una serie di racconti settimanali di donne, con il punto di vista di donne, ma scritte da un uomo. Quindi, alcuni personaggi abbozzati nelle 3500 battute della rivista si sono ampliati e rivelati nel libro. 

Quindi, “Il rosmarino non capisce l’inverno” è un romanzo di racconti, è una sorta di viaggio all’interno della vita di 18 donne, che con i loro problemi propongono una riflessione su quello che la società alcune volte ci fa fare e ci fa pensare. Questo libro tende invece a ribaltare quegli stereotipi che sentiamo in lontananza tra le pagine ma ancora troppo da vicino nella vita reale.