La festa dei limoni – Marco Braico
Romanzo⭐⭐⭐⭐⭐
Pagine: 221
Casa editrice: PIEMME
Costo: € 18,00
Certe vite sono appese a un filo.
Altre si inerpicano per vie che mai qualcuno avrebbe immaginato. Spire curiose, libere, a tratti pericolose.
Eppure questo romanzo intreccia i periodi più foschi e bui di un’anima, fra la voce melodiosa e dolce di corpi che sono in attesa del divenire.
La festa dei limoni. L’immagine è peculiare, la scorza dai colori sgargianti del frutto raffigura il carattere espansivo, attivo e a tratti esuberante del protagonista, eppure il gusto acido del limone velocemente si insinua.
Un taglio che squarcia la vita del personaggio.Romanzo consigliato a tutti, grandi e piccoli lettori, appassionati e svogliati.
Un libro che non rispetta le normali caratteristiche di un romanzo. La scrittura è a tratti spigliata a tratti estremamente riflessiva.
Come si descrive una malattia?
Come si vive?
Nonostante il libro tocchi un argomento tanto delicato quanto una patologia, fra le righe del romanzo non si legge mero sconforto, ma una inconfondibile tenacia e forza.
La festa dei limoni, romanzo di Marco Braico, racconta un breve seppur fondamentale stralcio della vita di Gabriele, professore di matematica dal carattere pungente, ma che nasconde un grande affetto e un’insormontabile semplicità.
Il cambiamento, infatti, arriva in un giorno di marzo, gli viene diagnosticata una grave forma di leucemia. Il ricovero è immediato.
Le attese possono essere strazianti, una dolce medicina con un amaro risvolto.
Gabriele ha dovuto imparare ad aspettare.Ha dovuto imparare a credere nel procedere discontinuo e frammentato del tempo.
Nel romanzo vi sono accenni di processi tecnici, terapie, medicine e allo stesso tempo una mistura di ambienti e linguaggi sovrapposti fra loro: dialetti, risate e pianti.
Entrare nella mente di un personaggio non è sempre semplice, ma in questo caso vi si è scaraventati.
Una storia che dall’interiorità sgorga fuori.
Un cammino fisico e mentale.
Che accompagna il personaggio fino alle ultime righe del romanzo.
”Mi domando: ‘Ma esiste anche solo una possibilità di non morire? Posso fare qualcosa?’ Mi rispondo di sì, grinta Gabri grinta.”