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Ἄνδρα μοι ἔννεπε, Μοῦσα, πολύτροπον, ὃς μάλα πολλά
πλάγχθη, ἐπεί Τροίης ἱερὸν πτολίεθρον ἔπερσε·

Questo recita il proemio dell’Odissea, uno dei poemi omerici; la cui traduzione in italiano è:

L’uomo ricco d’astuzie raccontami, o Musa, che a lungo
errò dopo ch’ebbe distrutto la rocca sacra di Troia

Concentriamoci sulla parola πολύτροπον: per chi non avesse mai studiato greco, questa parola è formata da πολυ e τροπος e significa dall’ingegno versatile.

Testa di Ulisse

Oggi voglio parlarvi di questo, di quei geni che dai tempi antichi ad oggi hanno rivoluzionato il mondo che conosciamo.

MONDO ANTICO

Chi sono i primi geni che la Terra ha conosciuto?

Il primo uomo di cui parliamo oggi è un certo Imhotep, architetto, medico e astronomo egizio vissuto intorno al 2700 a.C.

Imhotep fu anche un architetto di primo rango e fu probabilmente l’ideatore della piramide a gradoni di Saqqara, meglio conosciuta come piramide di Zoser. Era anche conosciuto come un medico eccezionale e dalle straordinarie abilità curative, fu una figura fondamentale per la medicina del tempo in quanto ritenuto autore di uno dei più antichi trattati medici ritrovati, noto come il papiro Edwin Smith, in cui sono raccolti e descritti ben 48 casi clinici. Fu anche un poeta, annoverato tra i più grandi saggi in Egitto a quei tempi.

Arrivando in Grecia parleremo innanzitutto di Talete, il primo filosofo della storia, intendendo con questo termine colui che per primo si occupò delle scienze naturali, matematiche, astronomiche. Il primo a iniziare la ricerca della archè, ossia del «principio», identificato empiricamente nell’acqua, da cui tutte le cose avrebbero avuto origine. Talete fu l’inventore del teorema che porta il suo nome, ma divenne famoso anche per aver predetto la l’eclissi totale verificatasi poi il 28 Maggio 585 A.C.

Statua di Imhotep
Talete di Mileto
Aristotele, copia romana

Andiamo avanti nei secoli e arriviamo ad Aristotele, il vero grande genio dell’età antica. Le sue ricerche nei campi della matematica, della fisica, dell’astronomia e della biologia non hanno eguali nel mondo antico, tanto che i suoi studi sono stati ripresi più e più volte nel corso dei secoli.

MEDIOEVO

Statua moderna di fantasia di Ibn al-Nafīs.
disegno che ritrae al-Bīrūnī
Alberto Magno in un affresco

Parlando anche del mondo orientale, e di quello arabo in particolare, Ibn al-Nafīs si può identificare come uno dei più grandi geni di sempre. Celebre per aver descritto per la prima volta in termini scientifici la circolazione polmonare del sangue.

Suo connazionale fu Al-biruni, matematico, filosofo, scienziato e storico persiano, considerato come il “padre dell’indologia e della geodesia moderna”, nonchè il primo antropologo.

Alberto Magno è considerato il più grande filosofo e teologo tedesco del medioevo. Tra le discipline di cui è stato grande studioso ci sono la logica, la fisica, l’astronomia, la biologia, la mineralogia e la chimica. Egli ha consentito all’Occidente, come fecero anche Severino Boezio e Giacomo da Venezia, di penetrare nei testi di Aristotele. Fu, inoltre, il maestro di Tommaso d’Aquino.

RINASCIMENTO-EPOCA MODERNA

Bisogna anche parlare di Conrad Gessner che coltivò lo studio di numerose scienze, dalla teologia alla filologia, dalla botanica e zoologia alla medicina. Della sua opera si segnala soprattutto per il primo tentativo di realizzare una bibliografia “universale” delle opere in greco, latino e ebraico. La sua Bibliotheca Universalis lo qualifica come il primo autore moderno di una bibliografia di ampio respiro.

Galileo Galilei

Ma non si può nominare la scienza senza parlare di Galielo Galilei, fisico, astronomo, filosofo, matematico, scrittore e accademico italiano, padre della scienza moderna. Personaggio chiave della rivoluzione scientifica, per aver esplicitamente introdotto il metodo scientifico, il suo nome è associato a importanti contributi in fisica e in astronomia. Di primaria importanza fu anche il ruolo svolto nella rivoluzione astronomica, con il sostegno al sistema eliocentrico e alla teoria copernicana.

progetto della “macchina volante”; quello che noi oggi chiamiamo “aeroplano”

Modello esemplare di genio universale, per la sua completezza e il contributo dato ai più disparati ambiti, è senza dubbio Leonardo da Vinci. Considerato uno dei più grandi geni dell’umanità, maestro in tutte le arti, precursore del metodo sperimentale, ricercatore visionario nei più disparati campi della conoscenza. Leonardo fu pittore, scultore, architetto, ingegnere, geologo, geografo e botanico; condusse pure, per primo, ampie ricerche in campo anatomico.

Gli Ultimi Geni Universali

Durante gli anni della Riforma Protestante, un esempio di uomo dal grande ingegno, è sicuramente Filippo Melantone. Egli è stato un umanista, teologo e astrologo tedesco, amico personale di Martin Lutero e uno dei maggiori protagonisti della Riforma protestante. È inoltre noto per aver contribuito, in pieno rinascimento europeo, a porre le fondamenta della moderna psicologia.

In campo matematico si deve anche parlare di Gottfried Wilhelm von Leibniz e Isaac Newton.

Ritratto di Gottfried Wilhelm von Leibniz
Newton in un ritratto di Sir Godfrey Kneller, 1702

Il primo è tra i massimi esponenti del pensiero occidentale. L’applicazione intellettuale a pressoché tutte le discipline del sapere ne rende l’opera vastissima e studiata ancor oggi trasversalmente. A lui ed a Isaac Newton vengono generalmente attribuiti l’introduzione e i primi sviluppi del calcolo infinitesimale. In particolare il concetto di integrale, i termini “dinamica” e “funzione“, che usò per individuare le proprietà di una curva, tra cui l’andamento, la pendenza, in un punto. Viene considerato anche il precursore dell’informatica, della neuroinformatica e del calcolo automatico, fu inventore di una calcolatrice meccanica detta Macchina di Leibniz

Newton invece è considerato uno dei più grandi scienziati di tutti i tempi. Noto soprattutto per la fondazione della meccanica classica, la teoria della gravitazione universale e l’invenzione del calcolo infinitesimale, contribuì significativamente a più branche del sapere. Il suo nome è associato a leggi e teorie ancora oggi insegnate: si parla di leggi newtoniane del moto, di legge di gravitazione universale. Più in generale, ci si riferisce al newtonianesimo come concezione del mondo, che ha influenzato la cultura europea per tutto il XVIII secolo.

Sicuramente, non in ambito scientifico quanto in ambito umanistico, Niccolò Machiavelli e Johann Wolfgang Von Goethe.

Machiavelli è noto come il fondatore della scienza politica moderna, i cui principi base emergono dalla sua opera Il Principe, nella quale è esposto il concetto di ragion di stato. Questa definizione, secondo molti, descrive in maniera compiuta sia l’uomo sia il letterato più del termine machiavellico.

Goethe, oltre a essere uno dei più grandi letterati tedeschi, è considerato anche l’ultimo uomo universale a camminare sulla terra. La sua attività fu rivolta alla poesia, alla letteratura, alla teologia, alla filosofia, all’umanesimo e alle scienze. Il suo magnum opus è il Faust, un’opera monumentale alla quale lavorò per oltre sessant’anni. Goethe fu l’originario inventore del concetto di Weltliteratur (letteratura mondiale), derivato dalla sua approfondita conoscenza e ammirazione per molti capisaldi di diverse realtà culturali nazionali. Ebbe grande influenza anche sul pensiero filosofico del tempo, in particolare sulla speculazione di Hegel, Schelling e, successivamente, Nietzsche.